- 08 febbraio 2019, 09:52

L'eccellenza dei giovani vignerons valdostani celebrata a Biella

In alto da sn: Altai Garin, Amedeo  Thomain, Henry Anselmet , Alex Salvi, Jair Vidi, Nicole Charrère, Nicolas Ottin,  André Pellissier. Sotto da sinistra : Alberto Levi,  Nathan Pavese, André Cuneaz, Hervé  Grosjean

In alto da sn: Altai Garin, Amedeo Thomain, Henry Anselmet , Alex Salvi, Jair Vidi, Nicole Charrère, Nicolas Ottin, André Pellissier. Sotto da sinistra : Alberto Levi, Nathan Pavese, André Cuneaz, Hervé Grosjean

Lo scambio come strumento di crescita. È questo lo spirito che ha portato l’Associazione Viticoltori dell’Alto Piemonte e i neo formati Giovani Vignerons, a dare vita ad una serata di degustazioni e confronto che ha avuto luogo a Biella, lo scorso lunedì 4 febbraio.

Due regioni viticole vicine nello spazio e molto simili nella storia quella della Valle d’Aosta e dei vicini biellesi. Entrambe sono infatti due zone dal grande potenziale enologico che vengono da un passato di grandi sfarzi. Lo scorso secolo ha visto il progressivo abbandono dei vigneti per poi assistere ad una graduale e lenta ripresa che si concretizza con gli ottimi risultati che le aziende di queste due zone stanno ottenendo negli ultimi anni.

I neo formati Giovani Vignerons amano definirsi un ‘associazione spontanea’ di giovani produttori. Il gruppo ha come obiettivo quello di crescere e migliorare tecnicamente attraverso il continuo confronto e scambio con gli altri produttori presenti nel gruppo. Durante l’inverno è nata l’opportunità di allargare questo confronto. Il tutto sì è concretizzato con una serata all’insegna del vino e delle tradizioni culinarie locali.

Più di 40 le cantine presenti e oltre 60 vini in degustazione tra Valdostani e Alto Piemontesi. In onore di questo incontro, la serata è stata presieduta da ospiti importanti come l’enologo piemontese Corrado Masserano, le delegazioni Ais delle due regioni con il coordinamento del segretario Ais Torino Mauro Carosso accompagnati dal Presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli e da una bella presenza di una delegazione Slow Food.

La qualità dei vini esposti è stata notevole e i legami creati hanno gettato le basi per un “match” di ritorno su territorio valdostano.

Per la Valle d’Aosta erano presenti le Aziende:

André Pellissier, Cave de Gargantua, Grosjean Vins, Hermes Paves, La Plantze, Le Clocher, Mai Domi, Ottin, Thomain, Vintage.

Per l’Alto Piemonte;
Antoniolo,Antoniotti,Barni,Boniperti,Brigatti,Carlone,Castaldi,Centovi gne,Ceruti,Comero,Crola,Delsignore,Eusebio,Garrone,La Palazzina,La Ronda,Le Piane,Marchiori,Mazzucchelli,Mino Barale,Pietra Forata,Pietro Cassina,Proprietà Sperino,Rovellotti,Rovero,Torraccia del Piantavigna,Vampari,Zambolin.

i.d.

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