Varie cronaca - 05 ottobre 2016, 12:02

La Fondazione Sapegno ricorda il critico Sergio Solmi, valdostano di adozione

La sede della Fondazione Sapegno

La sede della Fondazione Sapegno

Una nuova sala viene ad arricchire la sede della Fondazione Sapegno alla Tour de l’Archet di Morgex, all’interno della quale è stato ricostruito lo studio del poeta, scrittore e critico Sergio Solmi (1899-1981), al quale il Centro Studi dedica anche, nel trentacinquesimo anniversario della scomparsa, una mostra biografica che ne presenta la figura e ne ripercorre la vasta opera.

Di concerto con l’Amministrazione regionale, la Fondazione Sapegno ha acquisito lo scorso autunno il Fondo, che comprende gli 11.000 libri della sua biblioteca, le carte e i documenti dell’archivio, nonché il mobilio dello studio in cui lo scrittore ha lavorato per decenni. La scelta della famiglia Solmi di rivolgersi alla Fondazione Sapegno è stata dettata innanzitutto dal particolare rapporto dello scrittore con la Valle d’Aosta, che nel novembre 1924 sposò Dora Martinet, compagna di tutta la vita (entrambi erano soliti trascorrere le estati d Aosta, nella residenza storica dei Martinet).

In secondo luogo, Solmi era un caro e antico amico di Natalino Sapegno: conosciutisi a Torino a casa di Piero Gobetti, rimasero in contatto sino alla morte di Solmi, condividendo idee, amicizie, interessi. Il Fondo Solmi, notevole per le sue dimensioni, ma soprattutto importante per il suo valore storico-letterario, è prezioso non solo per lo studio della figura e dell’opera del suo proprietario, ma anche per l’approfondimento del Novecento letterario, di cui Solmi è stato uno dei maggiori protagonisti: poeta, prosatore, traduttore, attento studioso dei maggiori autori della letteratura contemporanea italiana e francese (Gide e Valéry), come dei grandi classici (Leopardi e Montaigne), critico letterario, critico d’arte, Solmi ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la sua varia attività (il Premio Saint-Vincent e il Premio Frascati per la poesia; il Premio Montparnasse per gli studi di francesistica; il Premio Bagutta e due volte il Premio Viareggio per la saggistica).

Il Novecento di Solmi non è tuttavia solo letterario, ma è strettamente legato anche ai maggiori eventi storici del secolo: alla Prima guerra mondiale (ha combattuto nella Marca Trevigiana, e sul Piave), alla Torino di Gobetti e di Gramsci, alla Resistenza, cui Solmi partecipò attivamente, militando nel Partito d’Azione accanto a Ferruccio Parri (la sera del 25 aprile uscì dal carcere milanese di San Vittore, dove era stato rinchiuso tra i prigionieri politici).

L’eclettica figura di Sergio Solmi e la sua vasta opera saranno illustrate nella mostra Sergio Solmi L’uomo, il poeta, il critico, attraverso libri, documenti, disegni, quadri, filmati. Essa sarà visitabile (gratuitamente) sino al 7 gennaio 2017, concordando un appuntamento con il personale della Fondazione Sapegno (tel. 333 4464369, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18). Per gruppi e scolaresche è possibile organizzare visite guidate.

aostacronaca.it

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