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| 17 aprile 2025, 20:45

Valle d’Aosta flagellata dal maltempo: 57 centimetri d’acqua in poche ore, frane, blackout e strade chiuse. È emergenza- AGGIORNAMENTO VALLE LYS DEL 18 ORE 8

Il meteo promette una tregua nella giornata di domani, con sole e cieli sereni che dovrebbero permettere sopralluoghi via terra e sorvoli in elicottero per monitorare danni e frane. Ma l’allerta resta altissima: il terreno è saturo, i versanti instabili, e il rischio che la situazione precipiti non è escluso

Foto repertorio

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AGGIORNAMENTO VALLE LYS DELLE ORE 8: INFO VIABILITÀ – VALLE DEL LYS
CHIUSURA STRADE REGIONALI SR 44, SR 43 E SR 1

Si informa la popolazione e tutti gli utenti della strada che, a causa delle attuali criticità legate alla sicurezza del territorio, le seguenti strade resteranno chiuse fino a nuova indicazione:
    •    Strada Regionale 44 del Lys
    •    Strada Regionale 43 di Staffal
    •    Strada Regionale 1

Le eventuali riaperture saranno oggetto di valutazione nella giornata di domani, in seguito a ulteriori sopralluoghi e verifiche tecniche.

La  cittadinanza è invitata a non mettersi in viaggio, a limitare gli spostamenti e a seguire con attenzione gli aggiornamenti diffusi tramite i canali ufficiali.

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Un diluvio, un’alluvione, una giornata che resterà incisa nella memoria collettiva valdostana. La Valle d’Aosta si è risvegliata – e ha vissuto per tutto il giorno – sotto una vera e propria bomba d’acqua, con precipitazioni che hanno raggiunto l’incredibile cifra di 570 millimetri, ovvero 57 centimetri di pioggia, in alcune zone del territorio. In tutto il territorio regionale le piogge hanno superato abbondantemente i 20 centimetri, mettendo in ginocchio il fragile equilibrio idrogeologico della regione.

Il bollettino delle 20 diffuso dalla Regione parla chiaro: frane, smottamenti, strade interrotte, blackout elettrici, intere comunità isolate, e un sistema viario che fatica a reggere l’impatto di una giornata da incubo. Per fare il punto della situazione si è riunito d’urgenza il Centro Coordinamento Soccorsi, presieduto dal Presidente della Regione Renzo Testolin, con la Protezione civile guidata da Valerio Segor, le Forze dell’Ordine, gli enti e i sindaci collegati in videoconferenza.

Il fronte più critico? La Valle del Lys, martoriata da numerosi smottamenti che continuano a minacciare centri abitati e strade. “Stiamo monitorando la situazione metro dopo metro – ha spiegato Segor –. La notte sarà lunga ma contiamo sul lavoro incessante dei nostri tecnici”.

Viabilità: chiusure a catena e circolazione in tilt

La Strada Statale 26 è chiusa nel tratto tra il km 67 e il km 68 all’altezza di Montjovet, con transito consentito solo a mezzi di soccorso e residenti. La Strada Statale 27, altra arteria fondamentale, è stata riaperta a senso unico alternato, ma i disagi restano ingenti. Il Traforo del Gran San Bernardo è chiuso, mentre il Monte Bianco rimane percorribile solo per i veicoli leggeri.

Impressionante la lista delle strade regionali attualmente interrotte o inaccessibili:

SR 41 dei Salassi

SR 42 di Saint-Pantaléon

SR 31 di Allein

SR 2 di Champorcher (riapertura prevista domani alle 7)

SR 24 di Rhêmes (Introd - Courmayeur)

SR 43 di Staffal

SR 18 di Pila

SR 38 di Arpuilles (Gignod)

SR 28 di Bionaz

SR 44 della Valle del Lys

SR 47 di Cogne

SR 23 di Valsavarenche

SR 1 di Perloz

SR 29 di Doues

SR 39 del Colle d’Arpy

SR 30 di Ollomont

SR 17 di Roisan

Anche l’autostrada A5 è interrotta nel tratto Quincinetto – Pont-Saint-Martin per gli effetti collaterali della frana di Chiappetti. E nel frattempo, numerosi Comuni sono senza energia elettrica, lasciati nel buio e nell’incertezza di una notte che potrebbe riservare ancora sorprese.

Il meteo promette una tregua nella giornata di domani, con sole e cieli sereni che dovrebbero permettere sopralluoghi via terra e sorvoli in elicottero per monitorare danni e frane. Ma l’allerta resta altissima: il terreno è saturo, i versanti instabili, e il rischio che la situazione precipiti non è escluso.

“La giornata di oggi è stata durissima – ha commentato il Presidente Testolin – ma la macchina dei soccorsi ha funzionato. Ringrazio tutti, dai sindaci ai volontari. Ora bisogna tenere alta la guardia”.

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Luca Moret

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