La Valle d’Aosta si muove concretamente verso una mobilità più connessa, sostenibile e integrata nel contesto alpino e transfrontaliero. Su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, formazione, lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, nonché vicepresidente della Giunta, Luigi Bertschy, la Regione ha approvato l’adesione, in qualità di partner tramite il proprio Dipartimento trasporti, alla proposta progettuale “Alcotraité 2 trasporti”, presentata nell’ambito del terzo bando del programma europeo Interreg VI-A Francia-Italia Alcotra 2021-2027.
Il progetto punta a rafforzare la governance della cooperazione transfrontaliera in materia di trasporti, un nodo cruciale per le regioni alpine. L’obiettivo è duplice: da un lato, rendere più fluido e coordinato il trasporto interregionale, dall’altro migliorare in maniera concreta la qualità della vita dei cittadini delle zone di confine. In questa cornice, la Valle d’Aosta metterà in campo uno studio e una fase di sperimentazione di navette stradali al Colle del Petit-Saint-Bernard e lungo l’asse Chamonix–Courmayeur, passando per il Traforo del Monte Bianco, con la prospettiva di rafforzare quei collegamenti che, nonostante l’evidente centralità strategica, restano spesso penalizzati da stagionalità o vincoli logistici.
«Lavorare su una mobilità di confine condivisa e coordinata è una sfida importante per i territori alpini come il nostro», ha sottolineato l’assessore Bertschy. «La cooperazione con la Francia non è solo un tema tecnico, ma un orizzonte politico e culturale che parla di apertura, sostenibilità e vivibilità quotidiana per le nostre comunità». Un approccio che guarda, quindi, non solo alla mobilità turistica, ma anche alla qualità della vita di chi vive e lavora lungo queste direttrici alpine.
Ma la partita si gioca anche in direzione sud. La Giunta ha infatti approvato, sempre su proposta dell’assessore Bertschy, l’attivazione, in via sperimentale, di un servizio di trasporto pubblico a chiamata per collegare la Valle d’Aosta all’aeroporto internazionale di Milano Malpensa. Il servizio, operativo dal 24 aprile al 15 settembre 2025, sarà affidato alla società Arriva Italia srl e si pone l’ambizioso obiettivo di garantire tempi di percorrenza competitivi rispetto alle soluzioni esistenti.
«Malpensa è per noi un’infrastruttura strategica, non solo per il turismo ma anche per il nostro sistema economico e produttivo. Un collegamento efficiente, anche su base sperimentale, rappresenta un investimento sul futuro della mobilità valdostana», ha dichiarato Bertschy. In effetti, in una Regione che ha sempre dovuto fare i conti con i limiti geografici e infrastrutturali, ogni miglioramento in termini di connessione esterna diventa un passo avanti nella lotta all’isolamento.
Questi interventi, pur nel loro carattere tecnico, raccontano molto della direzione politica imboccata: valorizzare la posizione della Valle d’Aosta come snodo alpino strategico, promuovere un sistema di trasporti più accessibile e integrato, e fare della mobilità uno strumento di coesione territoriale e rilancio socio-economico. In un mondo che corre, la sfida è non solo tenere il passo, ma tracciare una rotta autonoma e resiliente. E la Valle sembra intenzionata a farlo.