Un piccolo gesto può contenere un grande messaggio. È con questo spirito che ieri, a Jovençan, è stata inaugurata una panchina speciale, donata dal Comune guidato da Stefano Belli,all’Avis di Gressan. Più che un semplice arredo urbano, questa panchina vuole essere un simbolo di solidarietà, impegno civico e promozione della donazione del sangue.
La panchina è stata interamente dipinta da Monica Glarey, una donatrice Avis, che con il suo tocco artistico ha trasformato un oggetto quotidiano in un messaggio permanente. I colori e i simboli utilizzati raccontano la generosità silenziosa di chi sceglie di donare una parte di sé per salvare vite. Un messaggio visivo che parlerà a tutti coloro che si fermeranno a sedersi o anche solo a passare accanto.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla sensibilità del sindaco di Jovençan, Stefano Belli, e dell’intera amministrazione comunale, che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa dell’Avis Gressan, dimostrando quanto la collaborazione tra enti pubblici e associazioni possa essere fertile e significativa.
La panchina della solidarietà
La presidente dell’Avis Gressan, Marisa Zambon, ha commentato con emozione:
«Sono molto orgogliosa di questa piccola ma grande cosa. Un’iniziativa semplice, ma carica di significato, realizzata grazie all’attenzione e alla disponibilità del Comune di Jovençan e della nostra donatrice Monica Glarey. Speriamo che questa panchina, che verrà posizionata in diversi punti del comune, possa attirare l’attenzione dei cittadini e far riflettere sull’importanza della donazione di sangue. Ogni gesto conta, e anche una panchina può salvare delle vite se riesce a ispirare qualcuno a donare».
In un periodo storico in cui la necessità di sangue ed emocomponenti è costante, iniziative come questa assumono un valore ancora più rilevante. Sensibilizzare attraverso l’arte e il territorio è un modo concreto per avvicinare le persone a un gesto tanto semplice quanto vitale.
La panchina itinerante dell’Avis Gressan è, dunque, un invito a fermarsi, a riflettere, e magari a compiere il primo passo verso la donazione. Un messaggio che si spera possa viaggiare con lei, ovunque verrà collocata.