La salita al Monte Tagliaferro, una delle più interessanti della Valsesia, si sviluppa lungo una cresta spartiacque tra il Corno Mud (2802 m) a ovest e la Cima Carnera (2741 m) a est. La sua piramide slanciata e le linee severe attirano l'attenzione dell'escursionista esperto. L'itinerario non è facile: il dislivello e la difficoltà della parte finale richiedono un buon allenamento e una certa destrezza, soprattutto per chi soffre di vertigini.
Le vie di salita sono tre: da Alagna, Rima San Giuseppe e Rima, che si ricongiungono al Passo del Gatto, da dove si prosegue verso la vetta. Il percorso più breve, con il minore dislivello, inizia a Rima, un pittoresco paese Walser a quota elevata, al termine della Val Sermenza. Rima, ricca di case di pietra e legno e circondata da fiori e fontane, è spesso affollata d'estate, con villeggianti e proprietari delle baite ristrutturate.
Lasciata l’auto poco prima della fine della strada, si attraversa il paese e si prende il sentiero n. 96 per il Colle Mud. Il percorso inizia su una mulattiera lastricata che, purtroppo, mostra i segni del tempo. Lungo il cammino si può visitare il Museo Gipsoteca Antonio della Vedova, dedicato al marmo artificiale di Rima. Proseguendo, si abbandona la mulattiera per seguire il sentiero n. 318 verso l'Alpe Scarpia di sotto e di sopra. Il paesaggio è verde e ricco di larici, arbusti e felci, con splendidi scorci su Rima. Il Monte Tagliaferro appare imponente con la sua parete nord, che sembra percorribile grazie alla visibile cornice rocciosa "Haida Wegg", una via leggendaria che secondo alcune storie sarebbe stata scavata dai Romani o dai Saraceni.
Ph. Gulliver - Cima del Monte Tagliaferro da Rima
Fino all'Alpe Scarpia di sotto ci vogliono circa 50 minuti, mentre altri 30 minuti portano all'Alpe Scarpia di sopra, situata in una zona panoramica. Da qui, un fitto bosco conduce al passo del Vallarolo (2332 m), un punto di riferimento visibile grazie a un ometto. Dopo circa 2,5 ore si raggiunge la ripida conca esposta a nord-est, dove il sentiero si fa più ripido e insidioso, soprattutto a causa della “erba saiunca” (nota anche come valeriana celtica).
Superato il passo, si giunge alla dorsale del Dosso Grinner, al Passo del Gatto (2733 m), dove i sentieri di salita si congiungono. Da qui si percorre un traverso su pendii erbosi, che richiede attenzione, seguito da un tratto crestone detritico, fino alla vetta del Tagliaferro. La cima è caratterizzata da una lama rocciosa lunga circa 60 metri, da cui deriva il nome "Tagliaferro".
In cima, si trova una statuetta della Madonnina e una targa. Il panorama è mozzafiato, con la vista su Alagna, il Corno Bianco, il Monte Rosa e, nelle giornate più limpide, anche sul Monte Bianco. Il tempo di salita varia dalle 4,5 alle 5 ore, a seconda dell’allenamento e delle condizioni meteo. La discesa richiede ulteriore attenzione nei tratti più esposti.
Ph. Gulliver - Il Mote Tagliaferro da altra inquadratura
NOTE TECNICHE:
Altezza Massima raggiungibile: 2964 m
Tempo di salita: 4,30/5,00 h
Tempo Totale (AR): 7,30/8,00 h
Dislivello: 1553 m
Difficoltà: EE
Materiale occorrente: bastoncini telescopici
Accesso in auto: Autostrada Torino - Milano, uscita Greggio, Gattinara, Varallo, Balmuccia, Rima
Località di partenza: Rima 1411 m
Località di arrivo: Idem (in alternativa giunti al Passo Del Gatto, discesa ad Alagna 1191 m, ma con un dislivello maggiore.)