È con una cerimonia partecipata e carica di emozione che giovedì 10 aprile è stata ufficialmente inaugurata la rinnovata sede della Biblioteca e dell’Archivio storico comunale “Elvira Donzel” di Charvensod. Un luogo che, oltre a custodire libri e documenti, si propone oggi come spazio vivo di comunità, scambio e crescita culturale. Il rilancio passa attraverso una visione nuova: non solo rimettere in funzione un servizio essenziale, ma trasformarlo in un presidio dinamico, capace di uscire metaforicamente e fisicamente dai propri muri, per andare incontro ai cittadini.
Nel suo intervento, il Sindaco ha ripercorso le tappe di un lungo cammino iniziato nel 1992, anno in cui la biblioteca aprì per la prima volta. I locali originari, dopo essere stati temporaneamente adibiti a scuola primaria, divennero sede della Maison des Associations César Savioz. Fu in quel momento che la biblioteca trovò casa all’interno del Municipio, dove si trova tuttora. Un percorso non sempre lineare, segnato da chiusure e trasformazioni, ma che oggi si apre a una nuova fase. «Rinnovare la biblioteca – ha dichiarato il Sindaco – significa rispondere ai bisogni di oggi, offrire servizi moderni e accessibili e riconoscere la cultura come uno dei pilastri del nostro vivere insieme».
Tra i momenti più toccanti, il ricordo di Elvira Donzel, alla quale sono intitolati sia la biblioteca che l’archivio. Figura di grande sensibilità, appassionata di scrittura e lettura, autrice di poesie in italiano, francese e patois ispirate alla vita quotidiana, Elvira Donzel ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva del paese. «La scrittura per lei – ha aggiunto l’assessore regionale ai beni culturali – era uno strumento per raccontare il mondo e raccontarsi. È bello vedere come oggi la sua eredità culturale diventi stimolo per tutta la comunità».
L’inaugurazione è stata anche l’occasione per presentare l’Archivio storico comunale, una delle novità più importanti del progetto. Al suo interno si trovano documenti preziosi, a disposizione di studiosi e cittadini per ricerche, approfondimenti e attività didattiche. «Rendere fruibile il patrimonio archivistico locale – ha spiegato l’assessore al patrimonio culturale – significa costruire un ponte tra passato e presente, coltivando il senso di appartenenza e la memoria collettiva».
Tra i nuovi servizi attivati spicca il prestito a domicilio, dedicato agli over 70 e a chi ha difficoltà motorie. Un incaricato del Comune si occuperà della consegna dei libri direttamente a casa, senza costi per l’utente. Un gesto semplice, ma che rappresenta un forte segnale di inclusione, per dire che la cultura è un diritto di tutti, a tutte le età e in ogni condizione.
A sorprendere è anche la Biblioteca Outdoor, allestita nell’area ludica La Visitation a Pont-Suaz. Qui, tra chaises longues, un laghetto e una casetta dei libri, è possibile leggere all’aperto, circondati dalla natura. Un modo originale per vivere la lettura in libertà, che si affianca al progetto “LIB(E)RI – Libri liberi”, ideato dalla Consulta Comunale dei Ragazzi. L’iniziativa prevede piccole biblioteche spontanee disseminate nel territorio, dove è possibile prendere un libro, leggerlo e poi lasciarne un altro, in uno scambio continuo che favorisce la condivisione e la circolazione delle storie.
Grande spazio è stato dato anche alla dimensione comunitaria della lettura, con l’avvio di un gruppo di lettura aperto a tutti, che si riunirà ogni primo martedì del mese presso il Centro Servizio di Charvensod. Un’occasione per confrontarsi, scambiarsi opinioni e scoprire nuovi autori, in un ambiente informale e accogliente.
A completare l’offerta, il prestito interbibliotecario, che consente di ricevere volumi da altre biblioteche del Sistema Bibliotecario Regionale, anche se non presenti fisicamente a Charvensod. L’accesso alla Biblioteca e all’Archivio storico avviene su prenotazione, contattando il numero 0165-279733. Tutti i dettagli sui servizi e sul regolamento sono disponibili sul sito ufficiale del Comune.
Con queste novità, la Biblioteca “Elvira Donzel” si propone come uno spazio aperto, inclusivo, in dialogo costante con il territorio. Un presidio culturale che guarda al futuro, con radici ben salde nella storia e nelle persone che l’hanno costruito convinte che in una terra di montagne, dove ogni sentiero racconta una storia, una biblioteca che si apre al mondo è come un rifugio d’idee: accoglie, protegge e guida chi cerca conoscenza, ovunque si trovi.
Biografia di Elvira Donzel
Elvira Donzel nasce il 6 dicembre 1931. Moglie, madre e commerciante ha dedicato i ritagli di tempo libero a disposizione alla lettura, alla ricerca, allo studio e alla scrittura.
Ha redatto poesie in italiano, francese e patois. La sua produzione poetica ha tratto ispirazione dal vivere quotidiano, in particolare dal suo paese, Charvensod.
Colpita, a 47 anni, dal morbo di Parkinson ha proseguito a scrivere; la voglia di conoscere e di approfondire non sono mai venute meno e i libri hanno avuto un ruolo terapeutico per affrontare l’incedere della malattia, la poesia è stato lo strumento che le ha permesso di continuare a sorridere alla vita.
Negli anni ’90 le sue poesie sono state pubblicate su Liaison, bollettino della Biblioteca comunale di Charvensod, con lo pseudonimo di Edvi (crasi data dalle iniziali del suo nome proprio, del suo cognome e del cognome da sposata, Viérin).
La Biblioteca comunale di Charvensod, nel 2001, ha patrocinato l’uscita del volume Une vie, eunna via, una vita. Poter vedere i suoi scritti racchiusi in un libro, che portava il suo nome, è stato come ricevere il diploma di scuola superiore, lei che, non per scelta, aveva dovuto interrompere gli studi in quinta elementare e che ha avuto, per tutta la vita, il rammarico di non aver potuto proseguire il percorso scolastico.
L’Amministrazione comunale ritiene che la figura di Elvira Donzel bene si sposi con il nuovo BiblioArchivio di Charvensod. Questo sarà infatti un luogo di lettura e di ricerca, aperto a tutti gli appassionati di cultura, indipendentemente dai titoli di studio certificati ma animati dalla curiosità, dalla sete della conoscenza e dall’amore verso le proprie radici. Per Elvira Donzel questa intitolazione potrà essere una sorta di laurea ad honorem; il suo esempio potrà essere un invito a dedicare, parte della vita, alla lettura e alla ricerca, per trovare risposte alle tante domande che ogni esistenza pone.
Elvira Donzel si è spenta il 27 aprile 2008.