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CRONACA | 09 aprile 2025, 14:06

Un passo decisivo contro la violenza di genere, la nostra regione investe nel sostegno alle vittime

Carlo Marzi 'Le Case Rifugio e i Centri Antiviolenza sono luoghi di accoglienza, protezione e supporto. Ogni euro destinato a questi centri è un investimento nella sicurezza e nel benessere delle vittime'

Carlo Marzi

Carlo Marzi

La lotta alla violenza di genere è una delle sfide più urgenti e importanti che la nostra società si trova ad affrontare. Ogni azione volta a contrastare questa piaga, a proteggere le vittime e a prevenire nuovi episodi di violenza, rappresenta un passo fondamentale verso una società più giusta e rispettosa dei diritti umani. Con questo obiettivo, la Regione Valle d'Aosta ha recentemente approvato una serie di misure destinate a potenziare i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio, insieme a iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, contribuendo così al rafforzamento di una rete di supporto solida e inclusiva per le vittime di violenza.

L’approvazione della programmazione delle risorse destinate alla lotta contro la violenza di genere, avvenuta il 7 aprile 2025, segna un momento significativo in questo percorso. “L’obiettivo di questa delibera è chiaro: rafforzare il sistema regionale di prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, ha dichiarato Carlo Marzi, Assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali. “Abbiamo deciso di destinare risorse per ampliare e potenziare i servizi di accoglienza e supporto per le vittime, compreso il loro reinserimento sociale e lavorativo. Questo provvedimento non si limita a rispondere ai bisogni immediati, ma guarda anche al futuro, mettendo in atto una serie di misure destinate a prevenire la violenza, a proteggere i minori e a promuovere un cambiamento culturale profondo.”

Le risorse stanziate, un totale di 179.462 euro, provengono dal Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, a valere sul DPCM 28 novembre 2024, e sono state distribuite su più fronti: 58.410 euro saranno destinati ai Centri Antiviolenza e alle Case Rifugio, che rappresentano punti di riferimento essenziali per le donne vittime di violenza, ma anche per i minori che spesso sono le vittime silenziose di queste tragedie familiari. "Le Case Rifugio e i Centri Antiviolenza sono luoghi di accoglienza, protezione e supporto. Ogni euro destinato a questi centri è un investimento nella sicurezza e nel benessere delle vittime", ha aggiunto Marzi.

Inoltre, 43.500 euro saranno impiegati per iniziative regionali di prevenzione e sensibilizzazione. Questi interventi si concentreranno non solo sull'informazione, ma anche sul coinvolgimento della comunità per creare una cultura di non violenza e rispetto reciproco. La violenza di genere non è un problema isolato; è un fenomeno che coinvolge l'intera società, e solo con una risposta collettiva si possono sperare cambiamenti duraturi.

Marzi ha poi sottolineato l’importanza di investire nella creazione di nuovi Centri Antiviolenza e Case Rifugio, con risorse rispettivamente di 12.039 euro e 65.513 euro. “Questi centri non sono solo strutture fisiche, ma vere e proprie reti di supporto psicologico, legale e pratico. Sostenere e proteggere le vittime non significa solo offrire un rifugio, ma fornire loro gli strumenti per riprendersi e ricostruirsi una vita lontana dalla violenza. L’autonomia delle vittime è uno degli obiettivi principali, che si realizza attraverso percorsi di inclusione sociale e lavorativa.”

Con il potenziamento dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio, la Valle d'Aosta non solo risponde alle necessità immediate delle vittime di violenza, ma costruisce anche una solida rete di servizi di supporto che mira a ridurre il rischio di recidiva e a favorire l'integrazione sociale delle persone coinvolte. Il contrasto alla violenza di genere non può essere limitato all'emergenza, ma deve diventare un obiettivo strutturale e di lungo periodo.

Questa decisione, che si inserisce nel contesto delle politiche nazionali e regionali, rappresenta un ulteriore passo verso una comunità che non tollera la violenza e che è pronta ad accogliere, proteggere e restituire dignità a chi ha subito soprusi. Come ha concluso Carlo Marzi, “Abbiamo il dovere di garantire a tutte le vittime di violenza, donne, uomini, bambini, un futuro migliore, in cui la paura non faccia più parte delle loro vite.” Un impegno che deve essere sostenuto dalla volontà politica, ma anche dalla partecipazione attiva della società.

pi.mi.

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