Si profila una nuova Pasqua di guerra in Ucraina e per questo Papa Francesco continua ad esprimere la sua vicinanza al popolo sofferente attraverso gesti concreti, a tre anni da quella “ricorrenza dolorosa e vergognosa per l'umanità”, come aveva detto in precedenza il Pontefice. Nel comunicato dell’Elemosineria Apostolica si riportano le parole dell’Urbi et Orbi 2024 di Papa Francesco che sono uno sprone ad agire. Solo Gesù “ci apre le porte della vita – aveva detto il Papa -, quelle porte che continuamente chiudiamo con le guerre che dilagano nel mondo.
Le ambulanze da consegnare nella martoriata Ucraina
Il fare diventa l’invio di 4 ambulanze con lo stemma dello Stato della Città del Vaticano, dotate di ogni strumento medico necessario per salvare vite umane, che saranno destinate alle zone di guerra. Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, è coadiuvato da altri 3 autisti venuti dall’Ucraina tra questi monsignor Jan Sobilo, vescovo ausiliare della diocesi latina di Kharkiv-Zaporizhzhya, da don Tomasz Nadbereżny, un sacerdote che prima della guerra svolgeva il suo servizio a Melitopol e don Wojciech Stasiewicz, direttore Caritas-Spes della diocesi di Kharkiv-Zaporizhzhya. Il porporato sarà nel Paese anche per stare con la gente così provata dal conflitto, per pregare con loro ed essere espressione di prossimità del Vescovo di Roma.
I mezzi con lo stemma della città del Vaticano
Una missione, la decima in Ucraina per il cardinale, che nasce nel pieno del Giubileo della Speranza. Nella Bolla di indizione dell’Anno Santo, Spes non Confundit, - si legge nel testo del comunicato - il Pontefice scrive che “Il primo segno di speranza si traduca in pace per il mondo, che ancora una volta si trova immerso nella tragedia della guerra. L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti”. Il dono delle 4 ambulanze diventa così segno della speranza giubilare ancorata a Cristo.