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ATTUALITÀ | 06 aprile 2025, 12:30

Papa Francesco tra i malati: un gesto di speranza che abbraccia il cuore di tutti

La bellissima sorpresa al termine della Messa del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità è l'arrivo di Papa Francesco sul sagrato. In sedia a rotelle, accompagnato dal suo infermiere personale. Massimiliano Strappetti. Che lo porta fino all'altare, dove, dopo la benedizione finale del celebrante, l'arcivescovo Fisichella, pronuncia un breve saluto: "Buona domenica a tutti, grazie tante!".

Il Papa a sorpresa in PIazza San Pietro

Il Papa a sorpresa in PIazza San Pietro

Il 6 aprile, Papa Francesco ha sorpreso i fedeli giunti in piazza San Pietro per il Giubileo dei malati, partecipando personalmente alla celebrazione. L’immagine del Pontefice, in sedia a rotelle, accompagnato dal suo infermiere personale, Massimiliano Strappetti, è stata un gesto di grande vicinanza che ha toccato il cuore di tutti i presenti. Al termine della Messa, con poche parole di gratitudine, il Papa ha detto: "Grazie tante", rivolgendosi a chi, con tanto affetto e preghiera, aveva reso omaggio alla sua salute.

La cerimonia, che ha visto la partecipazione di numerosi malati e dei loro familiari, è stata anche l’occasione per un’intensa riflessione sulla fragilità umana e sull’importanza della malattia come momento di incontro con Dio. Nell'Angelus letto da Monsignor Fisichella, il Papa ha parlato della sofferenza come una delle prove più difficili della vita, ma ha anche esortato i fedeli a non perdere mai la speranza, perché, in quei momenti, la consolazione di Dio non manca mai. "Egli stesso, fatto uomo, ha voluto condividere in tutto la nostra debolezza e sa bene che cos’è il patire. Perciò a Lui possiamo dire e affidare il nostro dolore, sicuri di trovare compassione, vicinanza e tenerezza", ha scritto il Papa nel suo messaggio.

La sua riflessione si è estesa anche al valore della solidarietà e della compassione, in particolare verso chi si trova in situazioni di sofferenza. Il Pontefice ha pregato per medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari, sottolineando la loro fondamentale missione e la necessità di sostenerli, soprattutto quando le loro condizioni di lavoro non sono sempre adeguate.

Papa Francesco ha condiviso con i suoi fedeli, e soprattutto con i malati, l’esperienza di dipendere dagli altri. "Non è sempre facile", ha detto, "ma la malattia è una scuola di amore in cui impariamo ogni giorno a dare e ricevere affetto, senza rimpianti e senza disperazione". Nella sua omelia, attraverso le parole di Mons. Fisichella, ha anche ricordato che, nel letto di un malato, la sofferenza può trasformarsi in un "luogo santo" di redenzione, dove chi soffre e chi assiste possono riscoprire la presenza di Dio e l’opportunità di rinnovarsi spiritualmente.

Nella straordinaria atmosfera che ha avvolto piazza San Pietro, il saluto del Papa è stato un gesto di intima vicinanza, non solo ai malati, ma a tutti coloro che, con il loro esempio di dedizione, rendono la sofferenza meno pesante. La sua benedizione, estesa a tutti i presenti e alle loro famiglie, ha concluso un momento che rimarrà impresso nei cuori di tutti coloro che hanno assistito a questo segno di speranza e di fede.

pi.mi.

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