In un clima politico già segnato dalla tensione pre-elettorale, il caso che coinvolge Finaosta e CVA sta monopolizzando l'attenzione del consiglio regionale della Valle d'Aosta. La questione, che ha suscitato un acceso dibattito, ha attirato l'attenzione di diverse forze politiche e dei cittadini, con Pays d'Aoste Souverain che ha voluto esprimere il suo disappunto e la preoccupazione per una situazione che rischia di minare la fiducia nella gestione delle risorse locali.
Il portavoce del movimento, Christian Sarteur, ha dichiarato: "Non vogliamo elevarci a giudici o inquisitori, compito che spetterà eventualmente a una commissione d’inchiesta o alla Procura, ma è nostro dovere sollevare la voce in nome di tutti quei Valdostani che stanno pagando un prezzo troppo alto per la crisi economica. Imprenditori, artigiani, agricoltori, cittadini che, con le ossa rotte dalla pandemia e costretti ad affrontare l’aumento delle bollette e delle tasse, si trovano ora di fronte a manovre finanziarie che li coinvolgono indirettamente, ma che rischiano di aggravare ulteriormente una situazione già insostenibile."
Sarteur ha messo in evidenza l’irritazione di una popolazione che, purtroppo, si trova a fare i conti con una crisi economica devastante, mentre emergono sospetti su manovre finanziarie tra le istituzioni valdostane e gli altri attori coinvolti nel caso. "Non possiamo rimanere in silenzio mentre si parla di un 'tesoro delle acque', risorsa fondamentale per il nostro territorio, che dovrebbe essere gestito in modo trasparente e a beneficio di tutti, e invece rischia di diventare terreno di speculazioni politiche e finanziarie", ha aggiunto il portavoce.
Il movimento, pur senza voler assumere ruoli investigativi, ha lanciato un appello affinché tutte le parti coinvolte – dalla politica, agli organi di controllo finanziario, fino alla società di gestione – assumano la responsabilità delle proprie azioni e rispondano in modo chiaro e trasparente. Sarteur ha sottolineato che la gestione delle risorse idriche della regione non è un gioco politico, ma una questione di fondamentale importanza per il benessere della popolazione.
"Ci auguriamo che la politica si faccia carico di un ruolo che le compete, ovvero quello di tutelare gli interessi dei cittadini e di garantire la corretta gestione delle risorse pubbliche. L’organo di controllo deve svolgere la sua funzione con la massima attenzione, senza cedere a pressioni politiche o economiche. E la società di gestione del patrimonio delle acque deve essere un esempio di trasparenza e di etica professionale", ha concluso Sarteur.
La vicenda Finaosta-CVA continua a essere al centro delle discussioni politiche in Valle d'Aosta, mentre cresce la richiesta di chiarezza e trasparenza. In attesa che le autorità competenti prendano in mano la questione, il movimento Pays d'Aoste Souverain ribadisce la sua posizione di difesa degli interessi dei cittadini e chiede una gestione responsabile e trasparente delle risorse naturali del territorio.
POLITIQUE, FINAOSTA, CVA
Dans un climat déjà assombri par une campagne électorale déjà plutôt évidente, l'affaire Finaosta-CVA monopolise le conseil régional. Sans s'élever au rang de juge ou d'inquisiteur, rôle qui reviendra à une éventuelle commission ou même au parquet judiciaire, Pays d'Aoste Souverain exprime l'amertume de tous les Valdôtains, entrepreneurs, artisans, agriculteurs, bref de la population en général, en genoux par la crise due au Covid, et l'augmentation des factures et des impôts, peinent à tenir le coup et à payer les hypothèques des différents investissements, tout en apprenant d'importantes manœuvres financières entre le Palais et les autres acteurs de l'affaire. Pays d’Aoste Souverain souhaite que la politique, l’organisme de contrôle financier et la société de gestion de ce trésor hydrique qui doit appartenir à tous et apporter des bénéfices à tous, jouent chacun correctement leur rôle. Le responsable politique. Christian Sarteur