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ECONOMIA | 04 aprile 2025, 15:09

Presa di posizione SAVT FP, UIL FPL, CO.NA.PO su pensione anticipata nella nostra regione

Mauro Cretier (SAVT FP), Ramira Bizzotto (UIL FPL) e Roberto Uva (CO.NA.PO) sottolineano che la L.R. 22/2010 riguarda materia giuslavoristica, e non previdenziale, per cui si riservano di promuovere ulteriori iniziative a tutela degli interessi dei lavoratori del comparto unico della Valle d'Aosta

Mauro Cretier Savt

Mauro Cretier Savt

Le organizzazioni sindacali di categoria, a seguito della confusione che si è creata negli ultimi giorni dopo l'approvazione da parte del Consiglio regionale dell'emendamento modificativo dell'articolo 64 della legge regionale 22/2010, sentono la necessità di fare chiarezza. Il provvedimento ha suscitato diverse interpretazioni da parte delle parti coinvolte, ed è per questo che le scriventi organizzazioni desiderano fornire alcune precisazioni importanti.

In primo luogo, viene chiarito che la modifica della legge regionale non ha riguardato i requisiti per andare in pensione. Tali requisiti sono di natura previdenziale e pertanto di esclusiva competenza dello Stato, rimanendo invariati. "Ad oggi, i dipendenti che hanno maturato o matureranno 41 anni e 10 mesi di anzianità di servizio, se donne, e 42 anni e 10 mesi di anzianità, se uomini, continuano a poter andare in pensione anticipata," si legge nel documento, precisando che questo diritto rimane valido anche per il 2025, con una finestra di quattro mesi. In altre parole, non ci sono cambiamenti in merito all'età pensionabile rispetto alla normativa statale.

Per quanto riguarda la modifica specifica della legge regionale, l’emendamento ha eliminato l'obbligo, per gli Enti, di collocare i dipendenti a riposo d'ufficio una volta raggiunti i requisiti contributivi per la pensione anticipata senza penalizzazioni. "Il Consiglio regionale, come ha agito liberamente in passato per stabilire i casi obbligatori di collocamento a riposo, ha ora deciso di eliminare tale obbligo, dando così la possibilità ai dipendenti di decidere autonomamente se andare in pensione," spiegano i sindacati. Tuttavia, i lavoratori che desiderano andare in pensione anticipata potranno farlo solo se rassegneranno le dimissioni.

La conseguenza di questa modifica è che chi deciderà di andare in pensione anticipata dovrà affrontare due implicazioni principali: una riduzione dell'ammontare della pensione, che varierà a seconda dei casi ma che risulterà comunque penalizzante, e un ritardo nei tempi di erogazione del trattamento di fine rapporto.

Mauro Cretier (SAVT FP), Ramira Bizzotto (UIL FPL) e Roberto Uva (CO.NA.PO) sottolineano che la L.R. 22/2010 riguarda materia giuslavoristica, e non previdenziale, per cui si riservano di promuovere ulteriori iniziative a tutela degli interessi dei lavoratori del comparto unico della Valle d'Aosta. Le azioni previste saranno comunicate pubblicamente in tempi brevi.

Infine, i sindacati invitano tutti i dipendenti che necessitano di ulteriori chiarimenti a rivolgersi con fiducia alle loro strutture per avere informazioni precise e aggiornate sulla situazione.

pi.mi.

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