L’idea progettuale, finalizzata alla valorizzazione di sapori e culture legate all’ambito enogastronomico locale, ha visto la scoperta di antiche ricette, piatti e prodotti che rappresentano un ricco patrimonio regionale. L’iniziativa è stata realizzata attraverso il supporto di diversi partner: il Centro Agricolo Dimostrativo di RAVA, l’Institut Agricole Régional, l’Associazione Cuochi Aosta, le Amministrazioni comunali interessate ed il CELVA, mediante l’erogazione di un contributo economico. Il progetto è stato presentato alla Ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, sabato 29 marzo, presso la Cantina Joseph Vaudan dell’Institut Agricole Régional.
La Ministra, in visita in Valle d’Aosta per conoscere esperienze e progetti realizzati per promuovere pari opportunità per le persone con disabilità, ha potuto conoscere dalla voce dei partecipanti le diverse attività realizzate sul territorio e questo originale progetto.
“Riscoprire ricette valdostane” è stato un piccolo viaggio che ha coinvolto quattro comuni: Aymavilles con la Favò, Verrayes con la Porchon, Morgex con la Carbonada e Valtournenche con Lo Viandon. Chef e partecipanti, recandosi direttamente presso le abitazioni rurali, sono stati ospitati e hanno avuto la possibilità di cucinare con lo scopo di condividerne la conoscenza, i piccoli segreti e le storie legate alle diverse ricette.
Un elemento chiave di “Riscoprire Ricette Valdostane” è stato il coinvolgimento attivo di giovani con disabilità: l’esperienza ha permesso loro di vivere delle situazioni particolari, conviviali e singolari con i partecipanti, dimostrando come la cucina possa essere un potente strumento di inclusione sociale.
Il tutto è stato documentato con dei video pubblicati sul sito istituzionale dell’Unione Cuochi VDA e con degli approfondimenti curati dallo IAR che offrono uno sguardo più dettagliato sulle ricette e sugli ingredienti.
“L'inclusione è una realtà che si costruisce ogni giorno con determinazione e impegno da parte di persone formate insieme a chi condivide la quotidianità di questi ragazzi. Quando si lavora con spirito di collaborazione, i risultati sono evidenti e concreti.” - afferma Maria Cosentino, anima del progetto “Il Cielo in una Pentola”
"La forza dell’inclusione risiede nella capacità di vedere e valorizzare i talenti dei ragazzi" - hanno sottolineato i rappresentanti dell'Institut Agricole Régional nel loro intervento, esprimendo gratitudine e soddisfazione per i risultati ottenuti nel corso degli anni grazie all'accoglienza e alle attività formative che IAR promuove.
Nel descrivere le varie attività svolte da IAR nell’ambito dell’inclusività, tra gli aspetti più significativi, vi è stato l’intervento del signor Alberto Stella (tutor responsabile progetti PCTO IAR e referente nazionale FISDIR) e del signor Jean Paul Chadel (coordinatore gruppo inclusione IAR ed allevatore FISDIR), che hanno illustrato come le esperienze sportive siano cruciali per i ragazzi con disabilità, attraverso attività invernali come lo sci nordico.
L’attenzione si è focalizzata sull’esperienza di alcuni studenti IAR che hanno avuto l’opportunità di svolgere stage formativi all’estero, come Alex Grivon, giovane atleta FISDIR, che ha vissuto per un mese nel centro federale di sci a Prémanon, in Francia.
“L'inclusività nella scuola ha un impatto diretto sul futuro lavorativo delle persone con disabilità. Un'educazione inclusiva e le esperienze pratiche che IAR offre anche ai suoi ragazzi con disabilità favoriscono l’accesso al mondo del lavoro con competenze specifiche, potenziando l’autostima e aumentando le loro opportunità di impiego” - afferma il Direttore Amministrativo, Martine Peretto.
“E' stato davvero un momento emozionante e quasi commovente: vedere tutti i ragazzi felici e così spontanei ci ha fatto pensare a quanto sia bella e preziosa la nostra vita ed ogni suo istante: un monito per riflettere a chi invece pensa che l'apparenza sia tutto” - affermano Gianluca Masullo, vice presidente Area Nord della Federazione Italiana Cuochi e Irene Berriat, referente che ha seguito e collaborato durante le varie fasi operative.
E' stato un pomeriggio ricco di emozioni e ispirazione, un evento che ha testimoniato l'importanza di credere nei progetti di vita inclusivi e di offrire reali opportunità per chi vive delle difficoltà sociali mettendo in luce le abilità di ciascuno e offrendo un valore aggiunto fondamentale nella crescita personale e professionale.
Gli organizzatori desiderano ringraziare sentitamente la Ministra per aver onorato con la Sua presenza l’iniziativa. La Sua partecipazione è stata per loro motivo di grande orgoglio e di stimolo a continuare senza sosta il percorso intrapreso con l’obiettivo di promuovere l’inclusività.
“L’inclusione è una parola magica: quando esiste…svanisce” - Antonio Giuseppe Malafarina