Una giornata di grande emozione e tradizione ha avuto luogo oggi a Bassano del Grappa, dove 103 giovani soldati, appartenenti al corso "Pasubio III", hanno ricevuto il simbolo di appartenenza alle Truppe Alpine: il cappello alpino. La solenne cerimonia si è svolta in Piazza Garibaldi, alla presenza di numerose autorità, tra cui il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, il Generale di Divisione Michele Risi, Comandante delle Truppe Alpine, e il Presidente dell'Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero. A rendere ancora più speciale l’evento, la partecipazione dei familiari dei neo-alpini, che hanno condiviso con orgoglio il traguardo raggiunto dai propri cari.
Il corso "Pasubio III" ha visto i giovani soldati impegnati in un intenso periodo di addestramento presso il Centro Addestramento Alpino di Aosta, che li ha preparati ad affrontare le sfide del vivere, muovere, combattere e soccorrere in ambiente montano. Durante le 12 settimane di formazione, i ragazzi hanno frequentato il Modulo Integrativo Truppe Alpine, che ha incluso corsi di sci e Mountain Warfare, una disciplina che prepara i militari ad operare in condizioni estremamente difficili. Al termine di questa fase, i giovani alpini hanno raggiunto Bassano del Grappa, città simbolo delle Truppe Alpine, dove hanno avuto la possibilità di immergersi nella storia e nella cultura del Corpo, celebrando la tradizione e l’onore degli Alpini.
Dal 24 al 30 marzo, la città è stata teatro di una serie di attività che hanno unito addestramento, storia e cultura. Le giornate sono state scandite da ascensioni simboliche sui monti più rappresentativi per il Corpo: il Monte Grappa, il Pasubio e il Col Moschin, dove i giovani soldati hanno reso omaggio ai Caduti della Grande Guerra. Il programma ha anche incluso alzabandiera, incontri con le scuole primarie e secondarie, e numerosi eventi culturali, come la suggestiva esibizione della Fanfara della Brigata Alpina Julia, che si è svolta venerdì 28 marzo. Sempre il 28, si è celebrata la Santa Messa di "Veglia delle Armi" e sono state organizzate conferenze sui temi dell’alpinismo estremo e delle operazioni in climi rigidi, intitolate "Salotti Verticali".
L'omaggio ufficiale al Sacrario Militare di Cima Grappa, reso dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ha preceduto la cerimonia di consegna del cappello alpino, durante la quale il Generale Carmine Masiello ha pronunciato parole cariche di significato. "Il cappello alpino che vi è stato consegnato è simbolo di valori: dovere, onore, disciplina e lealtà. È il simbolo di un corpo che ha scritto la storia dell’Italia", ha affermato il Capo di SME, sottolineando come il cappello alpino rappresenti non solo un pezzo di stoffa, ma un vero e proprio stile di vita. "Mantenete vivo, candido e fiero questo sguardo, che mi dà la certezza che l’Esercito e la sicurezza del Paese sono in buone mani", ha concluso Masiello, incitando i nuovi alpini a proseguire nel cammino di solidarietà e sacrificio che caratterizza la loro missione.
Con la consegna del cappello alpino, i 103 giovani soldati hanno ufficialmente intrapreso il loro cammino nelle Truppe Alpine, diventando parte di una lunga tradizione di coraggio, impegno e servizio alla Patria. La cerimonia di oggi ha rappresentato non solo un momento di celebrazione, ma anche un segno tangibile di continuità con il passato, con l'impegno a trasmettere i valori che hanno reso le Truppe Alpine uno dei corpi più amati e rispettati dell’Esercito Italiano.