Il Viaggio della Memoria 2025, che si terrà dal 4 al 9 aprile, rappresenta un’opportunità fondamentale per gli studenti valdostani di immergersi nella storia della deportazione e dello sterminio nazista, un capitolo oscuro e devastante del nostro passato. Organizzato dall’Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali, insieme alla Presidenza della Regione, l’iniziativa mira a sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza della memoria storica, della lotta contro l’intolleranza e del valore dei diritti umani.
Circa 150 studenti delle scuole superiori della Valle d’Aosta prenderanno parte a questo viaggio di conoscenza e riflessione, che si prefigge non solo di trasmettere contenuti storici, ma anche di promuovere la consapevolezza critica e personale. Il percorso include la visita a luoghi emblematici della memoria, come i campi di concentramento di Auschwitz, Birkenau e Mauthausen, dove milioni di persone, principalmente ebrei, ma anche prigionieri di guerra, dissidenti politici, rom, omosessuali e altre minoranze, furono brutalmente deportati e sterminati. L’esperienza di questi luoghi non è solo un atto di commemorazione, ma diventa un’occasione per gli studenti di confrontarsi con la realtà di un orrore che, purtroppo, non è solo un capitolo di storia, ma anche un monito per il futuro.
Il Viaggio della Memoria si lega strettamente alla storia della Resistenza valdostana, la quale ha visto la Valle d’Aosta, come molte altre regioni d’Italia, come uno degli scenari cruciali nella lotta contro il nazifascismo. La Resistenza valdostana si inserisce nel più ampio contesto della lotta per la riconquista dei diritti civili e democratici, contro un regime che non tollerava alcuna forma di diversità, umiliando e sterminando chi non si conformava. La memoria della Resistenza, e in particolare della lotta di Cesare Dujany, il cui nome è legato al concorso che ha selezionato i partecipanti al Viaggio della Memoria, è un richiamo al valore della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia. I giovani che partecipano al concorso e al viaggio non solo ripercorrono le tappe della storia, ma si confrontano con le ideologie che hanno portato a quegli orrori, riconoscendo l’importanza della memoria per evitare che simili tragedie possano ripetersi.
Il concorso in memoria di Cesare Dujany, che quest’anno ha coinvolto gli studenti delle classi 4^ e 5^ della scuola secondaria di secondo grado, ha permesso a molti giovani di riflettere sul significato della Resistenza e sulle radici della lotta contro l’oppressione. I vincitori, che parteciperanno al viaggio a Mauthausen e Auschwitz, sono stati selezionati tra le scuole che hanno mostrato un particolare impegno nel trattare questi temi storici e nella riflessione critica sulle atrocità del passato. Questo viaggio, dunque, non è solo un’opportunità di apprendimento storico, ma anche un percorso di crescita individuale, un’occasione per i ragazzi di confrontarsi con il passato in modo profondo e trasformativo.
Il programma del viaggio prevede, oltre alla visita ai campi di concentramento e sterminio, anche un tour della città di Cracovia, del suo ghetto ebraico e del Museo Oscar Schindler, luoghi che raccontano la resistenza delle persone comuni contro il regime nazista. Quest’anno, inoltre, il viaggio si arricchisce di una tappa a Vienna, con la visita al Memoriale di Mauthausen e Gusen, per comprendere meglio la portata della tragedia e il sacrificio di coloro che sono stati vittime del nazismo.
Ma il Viaggio della Memoria non si limita solo alla visita dei luoghi simbolo del genocidio. Il percorso formativo, curato dall'Associazione Deina di Torino, prevede anche attività di approfondimento e di riflessione che aiuteranno gli studenti a comprendere non solo il contesto storico, ma anche le implicazioni morali e sociali del razzismo, dell’intolleranza e della discriminazione. Un'opportunità di crescita personale che va oltre la conoscenza, trasformando il viaggio in un’esperienza di impegno civico e di responsabilità. La memoria storica, infatti, è lo strumento più potente che abbiamo per evitare che la barbarie del passato possa ripetersi. Il Viaggio della Memoria si fa, quindi, ambasciatore di un messaggio universale: la lotta contro il razzismo e l'intolleranza deve essere continua, e spetta a ciascuno di noi difendere la dignità umana e la libertà.