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CRONACA | 23 marzo 2025, 20:27

Aosta rende omaggio a Roccia Giorgio Dal Monte: Intitolato lo Stadio Tsambarlet a una Leggenda del Calcio

Oggi, nella mattinata di domenica 23 marzo, si è svolta a Regione Tsambarlet la cerimonia di intitolazione del campo sportivo a Giorgio Carlo Dal Monte, leggenda del calcio valdostano

Il pubblico presente ha assistito emozionato allo scoprimento della targa, con numerose glorie del calcio aostano di un tempo, tra cui Nunzio Santoro, storico del calcio valdostano e promotore dell'iniziativa. Santoro ha voluto rendere omaggio a "Roccia", un simbolo per la città, grazie anche al supporto dell'assessora allo Sport Alina Sapinet e del sindaco di Aosta, Gianni Nuti, che si sono impegnati attivamente per mantenere viva la memoria storica dello sport locale. La cerimonia ha rappresentato non solo un tributo a Dal Monte, ma anche un segno di attenzione delle istituzioni verso la valorizzazione della nostra tradizione sportiva.

Questa mattina, il campo sportivo polivalente di Regione Tsambarlet ha vissuto un momento di grande emozione e memoria, con lo scoprimento della targa dedicata a Giorgio Carlo Dal Monte, una delle leggende più ammirate del calcio aostano. La cerimonia, che ha visto la partecipazione di tanti appassionati e sportivi, ha rappresentato un omaggio sentito a un uomo che ha scritto pagine indelebili nella storia dello sport valdostano e nazionale.

Dal Monte, per tutti semplicemente "Roccia", è stato un simbolo di speranza e di riscatto per la comunità aostana, un ragazzo che, con la sua grinta e determinazione, ha portato il nome di Aosta nei palcoscenici più prestigiosi del calcio italiano, dal Genoa al Milan, dalla Serie A alla Coppa Latina. La sua carriera, seppur breve, ha lasciato un segno profondo, non solo nei tifosi delle squadre in cui ha giocato, ma anche in chi lo ha visto crescere sul campo, rappresentando il sogno di una città che, nonostante le difficoltà del dopoguerra, riusciva a nutrire la speranza di un futuro migliore grazie a talenti come il suo.

Il gesto simbolico dello scoprimento della targa, voluto dall'Assessora allo Sport Alina Sapinet e dai promotori dell'iniziativa, non è solo un riconoscimento alla carriera di Dal Monte, ma un atto che richiama l'importanza di preservare la memoria collettiva del nostro territorio. La sua storia, fatta di sacrifici, passione e successi, non può essere dimenticata. È un patrimonio che appartiene a tutti e che deve essere custodito per le future generazioni.

Ma la cerimonia odierna non è solo un omaggio a Dal Monte. È anche un'occasione per riflettere su come la Valle d'Aosta possa tutelare e valorizzare meglio il proprio patrimonio sportivo. È necessario che ogni impianto sportivo, come già avvenuto con il campo intitolato a Giorgio Dal Monte, sia dotato di una chiara e visibile insegna che ne ricordi il nome e la figura a cui è dedicato, come se fosse un toponimo della zona. Aosta, con i suoi storici impianti come i campi Tesolin, Gignone, Volpe e, ora, Dal Monte, merita di mantenere viva la memoria di chi ha contribuito a scrivere la storia sportiva della città.

La richiesta all'assessora Sapinet di attuare una simile iniziativa su tutti gli impianti sportivi valdostani è più che legittima. Gli spazi dedicati allo sport devono diventare anche luoghi di memoria, in cui ogni atleta, ogni grande figura del passato, venga ricordato come un pezzo fondamentale della nostra identità. In un calcio che oggi ha perso parte della sua purezza, è necessario non solo celebrare il passato, ma anche cercare di riportare quella passione, quella determinazione e quell'orgoglio che tanto hanno caratterizzato l'esperienza di Giorgio Dal Monte.

La sua figura rimarrà per sempre nel cuore degli aostani, simbolo di un calcio che ha unito la città, che ha fatto sognare generazioni e che, attraverso eventi come questo, non smetterà mai di vivere nella memoria collettiva. Il "Stadio Giorgio Dal Monte" non è solo un impianto sportivo, ma un luogo che racchiude i sogni, le emozioni e la storia di Aosta, una città che non dimentica i suoi figli più illustri.

pi/red

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