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Salute in Valle d'Aosta | 20 marzo 2025, 14:30

Abbattere le barriere con un progetto per una comunicazione senza confini

Nella saletta adiacente alla sala Maria Ida Viglino del Palazzo regionale, è stato presentato il progetto “Partecipo, Accedo e Comunico”, un'iniziativa che segna un passo importante nella promozione dell'inclusione delle persone sorde e sordocieche, in particolare attraverso la diffusione dei servizi di interpretariato nella lingua dei segni

Abbattere le barriere con un progetto per una comunicazione senza confini

Il progetto, co-progettato con il Dipartimento Politiche Sociali, Struttura invalidità civile e interventi per la disabilità dell’Assessorato regionale della Sanità, salute e politiche sociali, si propone di abbattere le barriere alla comunicazione, rendendo accessibili i servizi pubblici e sanitari alle persone sorde.

L'assessore Carlo Marzi ha spiegato l'importanza del progetto, sottolineando che "con i servizi di interpretariato, le nuove tecnologie e una specifica formazione degli operatori, favoriamo e facilitiamo la comunicazione e l'accesso a servizi presso uffici pubblici e strutture sanitarie". Marzi ha anche evidenziato che il progetto mira a rendere la società più inclusiva, in cui ogni persona, a prescindere dalle proprie capacità, possa sentirsi parte integrante della comunità. "Abbattere le barriere alla comunicazione è fondamentale, e questo progetto lo fa in modo concreto, grazie anche ai fondi significativi – circa 230.000 euro – messi a disposizione dallo Stato", ha aggiunto l’assessore.

L'assessore Carlo Marzi 

Il progetto ha come capofila l'Ente Nazionale per la Protezione e l'Assistenza dei Sordi (ENS), un'istituzione che da sempre si batte per garantire l’autonomia e l'inclusione delle persone sorde, e che ha ricevuto un importante finanziamento dal Fondo Ipoacusia, istituito dal DPCM del 14 febbraio 2023. Grazie a questo fondo, l'ENS sta rendendo possibile la realizzazione di servizi innovativi di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST), nonché di sottotitolazione e tecnologie di supporto. "Il Fondo Ipoacusia rappresenta un passo fondamentale verso l’autonomia delle persone sorde valdostane, garantendo loro piena accessibilità alla comunicazione", ha dichiarato Serafino Timeo, Commissario dell'ENS Valle d'Aosta.

Un altro aspetto fondamentale del progetto è il supporto alle persone sorde più anziane, che spesso incontrano difficoltà nell’adattarsi alle nuove tecnologie. "Grazie al servizio Comunica@ENS, accompagniamo anche le persone sorde più anziane verso l'autonomia, offrendo loro gli strumenti e il supporto necessari per una vita sempre più inclusiva e indipendente", ha spiegato Timeo.

L’Istituto dei Sordi di Torino ha svolto un ruolo fondamentale nella progettazione del progetto, come evidenziato dal direttore Enrico Dolza, che ha sottolineato l'importanza di garantire "la piena partecipazione delle persone sorde e sordocieche in ambito culturale e audiovisivo". L’innovazione tecnologica, insieme a una formazione mirata degli operatori, ha il potenziale di cambiare radicalmente il modo in cui le persone sorde interagiscono con i servizi pubblici, abbattendo le tradizionali barriere che impedivano una piena inclusione sociale e culturale.

Il progetto “Partecipo, Accedo e Comunico” non è solo una proposta teorica, ma un insieme di azioni concrete destinate a rendere i servizi più accessibili. La riattivazione del servizio Comunic@aens nelle strutture pubbliche e sanitarie, insieme all'interpretariato in presenza, offre un supporto diretto, ma l’obiettivo finale è molto più ambizioso: costruire una società in cui le persone sorde possano partecipare pienamente a tutte le attività quotidiane, culturali, sociali e lavorative, con pari opportunità di accesso.

"Questa iniziativa rappresenta un passo decisivo verso l'inclusione sociale delle persone sorde", ha concluso l'assessore Marzi, "e dimostra come il lavoro di squadra e il sostegno a livello istituzionale possano abbattere barriere e rendere la nostra comunità più accogliente per tutti."

La strada verso una società più inclusiva è ancora lunga, ma con progetti come questo, si intravede un futuro in cui la comunicazione, senza più ostacoli, diventa un diritto universale.

red.pi.

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