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Salute in Valle d'Aosta | 19 marzo 2025, 14:25

Con il Progetto DAMA nuovo modello di accoglienza ospedaliera inclusiva per le persone con disabilità

Il Progetto DAMA, promosso dalla Regione Valle d'Aosta e dall'Azienda USL, nasce per garantire un'accoglienza ospedaliera personalizzata e inclusiva per le persone con disabilità intellettiva, comunicativa e neuro-sensoriale

da sx la dott.ssa Cinzia Gianonatti, responsabile del Day Hospital Multidisciplinare e del progetto DAMA, l'Assessore Carlo Marzi, il dott. Paolo Serravalle, Direttore del Dipartimento materno infantile

da sx la dott.ssa Cinzia Gianonatti, responsabile del Day Hospital Multidisciplinare e del progetto DAMA, l'Assessore Carlo Marzi, il dott. Paolo Serravalle, Direttore del Dipartimento materno infantile

Progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance), promosso dall'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali della Regione Valle d'Aosta e dall'Azienda USL della Valle d'Aosta, nasce con l'obiettivo di garantire un'accoglienza ospedaliera adeguata e una presa in carico personalizzata per le persone con disabilità intellettiva, comunicativa e neuro-sensoriale. Grazie alla collaborazione tra le diverse unità operative dell'Azienda USL, il progetto permette di effettuare esami diagnostici, visite specialistiche e interventi chirurgici in regime di day hospital.

Il modello DAMA è stato concepito per rispondere all'esigenza di superare le difficoltà che spesso le persone con disabilità incontrano nell'accesso alle cure ospedaliere tradizionali. Il progetto, già avviato con successo presso l'Ospedale San Paolo di Milano, è ora implementato in Valle d'Aosta attraverso il Day Hospital Multidisciplinare, diretto dalla Dott.ssa Cinzia Gianonatti, che offre un'organizzazione flessibile e su misura per ogni paziente. Per i pazienti con meno di 18 anni, i percorsi sono gestiti dalla Struttura complessa di Neuropsichiatria infantile presso l'Ospedale Beauregard.

Il progetto si distingue per una presa in carico globale e personalizzata, che coinvolge un team multidisciplinare composto da specialisti, infermieri e caregiver. L'approccio adottato permette di semplificare e adattare i percorsi diagnostico-terapeutici per garantire un ambiente ospedaliero inclusivo e sicuro. L'accesso alle prestazioni mediche viene facilitato, evitando ricoveri non necessari e migliorando la gestione dei pazienti nei servizi di Pronto Soccorso.

"Questo progetto – ha dichiarato la Dott.ssa Gianonatti – ha seguito le indicazioni del Centro Dama di Milano con l'adattamento alla nostra realtà locale. È un progetto dinamico che prevede integrazioni e modifiche nel corso della sua evoluzione al fine di un continuo miglioramento. Rappresenta veramente un punto importante e fondamentale per garantire a tutte le persone una corretta assistenza medica".

L'Assessore Carlo Marzi ha sottolineato il sostegno dell'Amministrazione regionale al progetto, evidenziando l'importanza di dare priorità all'accoglienza delle persone con disabilità in ospedale, in quanto queste persone incontrano maggiori difficoltà nell'affrontare visite ed esami. "Abbiamo supportato l'azienda USL per realizzare questo importante progetto, atteso e fortemente voluto dalle associazioni e dai familiari delle persone con disabilità, dandogli priorità nell'ambito degli obiettivi annuali. Il Progetto DAMA prevede una accoglienza dedicata in Ospedale regionale per le persone con disabilità, che più delle altre hanno difficoltà a sottoporsi a visite ed esami. La presa in carico è effettuata da una équipe multidisciplinare, quindi con la presenza di diversi specialisti a seconda delle necessità, che organizzerà un agevole accesso ai servizi e ai percorsi di cura, prevedendo spazi e tempi adattati in funzione dei bisogni del paziente con disabilità e dei suoi familiari".

Marzi ha poi evidenziato come l'Azienda USL abbia completato un lungo e complesso percorso di condivisione interno, necessario per attivare concretamente il nuovo modello di accoglienza e presa in carico personalizzata, destinato a essere sviluppato anche sul territorio. "Un particolare ringraziamento va alla dottoressa Gianonatti che ha dedicato anni di lavoro allo sviluppo di questo modello, che ha via via assunto sempre più importanza e concretezza anche a livello nazionale. Ne è la dimostrazione il fatto che, recentemente, i Ministeri per la disabilità e la Salute hanno istituito un apposito Tavolo proprio per supportare le Regioni e le province autonome nel lavoro che noi abbiamo già portato a termine. Con questa iniziativa, poniamo nuovamente la persona al centro dell'accessibilità e dell'accoglienza proseguendo nel percorso che sia in ambito sanitario che sociale abbiamo intrapreso insieme alle associazioni, volto a garantire sempre più un'assistenza sanitaria personalizzata e di qualità nel rispetto delle necessità e dei diritti, e a migliorare concretamente la qualità di vita delle persone e delle loro famiglie".

Il progetto comprende un numero telefonico di riferimento (0165 543341 e 543383), un ambulatorio dedicato e un archivio clinico informatizzato, al fine di garantire continuità assistenziale e un coordinamento efficace tra i diversi reparti ospedalieri. La struttura prevede un medico responsabile, una coordinatrice infermieristica e infermieri specializzati. L'accesso ai servizi sanitari è semplificato, con spazi e tempi dedicati per evitare sovraccarichi e attese prolungate. È stato introdotto un sistema di triage adattato, che permette di identificare rapidamente i bisogni specifici dei pazienti e di organizzare al meglio gli interventi sanitari. Il progetto include anche un protocollo per la sedazione procedurale, essenziale per garantire l'accesso a esami diagnostici complessi a pazienti non collaborativi. Inoltre, è stata istituita una rete di specialisti di riferimento che comprende cardiologi, neurologi, ortopedici, fisiatri, odontoiatri e altre figure professionali necessarie per garantire un'assistenza completa.

Infine, l'iniziativa si distingue per il coinvolgimento attivo delle famiglie e dei caregiver, che vengono supportati nella gestione delle cure e accompagnati lungo tutto il percorso di diagnosi e trattamento, un aspetto che sottolinea l'importanza di un approccio integrato e personalizzato.

pi.el.

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