Un passo avanti decisivo verso un turismo davvero inclusivo, che abbatte le barriere e consente a tutti di vivere esperienze emozionanti tra le montagne. È questo l’obiettivo del progetto “IN3VIE - Viaggiare inclusivo e vivere emozioni tra Vallese, Valle d’Aosta e Piemonte”, che coinvolge la Valle d’Aosta insieme al Piemonte e al Vallese in un'iniziativa di cooperazione transfrontaliera destinata a rivoluzionare l'approccio al turismo, rendendolo accessibile a persone con disabilità fisiche, sensoriali e intellettive. Un’iniziativa che non si limita alla mera inclusività, ma che punta a creare un vero e proprio sistema turistico capace di accogliere, coinvolgere e valorizzare tutti i visitatori.
Il progetto, finanziato dal Programma Interreg VI-A Italia-Svizzera 2021-2027, sarà ufficialmente presentato il 1° e 2 aprile 2024 presso la Sala Maria Ida Viglino del Palazzo regionale di Aosta, un evento che segna l’avvio di una collaborazione destinata a segnare un nuovo capitolo per il turismo montano. La Valle d'Aosta, con un investimento significativo di 787.015,60 euro, si fa protagonista di un cambiamento che promette di migliorare l’accessibilità in alcuni dei suoi luoghi più simbolici, come il Castello di Issogne e l'area Champlong di Verrayes.
L’assessore al Turismo, Sport e Commercio, Jean-Pierre Grosjacques, ha sottolineato l’importanza di questo progetto come "un passo fondamentale verso un futuro più equo e inclusivo", evidenziando che l'inclusività non riguarda solo l'accesso fisico ai luoghi, ma anche la creazione di un’atmosfera accogliente e rispettosa delle diverse necessità. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Grosjacques – è rendere il turismo un'opportunità per tutti, affinché ogni persona, indipendentemente dalle proprie difficoltà, possa godere delle bellezze del nostro territorio e delle esperienze che esso offre".
Il progetto, infatti, non si limita solo alla ristrutturazione fisica di spazi e strutture, ma include anche l’educazione e la formazione degli operatori locali. “In Valle d’Aosta investiamo nella formazione degli operatori economici e dei professionisti della montagna – ha aggiunto Grosjacques – perché il turismo inclusivo è un'opportunità economica concreta. Creare un territorio accessibile significa, infatti, ampliare la nostra offerta turistica e attrarre nuovi visitatori, creando al contempo un impatto positivo sulle comunità locali”.
Con una serie di interventi mirati, tra cui la creazione di contenuti accessibili al Castello di Issogne e il rifacimento del parco giochi inclusivo, il progetto IN3VIE segna un’importante evoluzione nel concetto di turismo, aprendosi a nuove possibilità per il territorio. Ma non si tratta solo di innovazioni pratiche. Con il coinvolgimento di partner italiani e svizzeri, IN3VIE vuole costruire un modello di turismo che sia condiviso, che si nutra delle esperienze e competenze di chi da anni lavora nel settore dell’accessibilità. Un modello che, come sottolineato dall’assessore, non guarda solo al benessere dei visitatori, ma anche alla crescita delle economie locali, offrendo alle imprese turistiche nuovi orizzonti.
Il 1° e 2 aprile, quindi, non sarà solo un’occasione per scoprire le peculiarità di un progetto ambizioso, ma anche per partecipare a un confronto con esperti del settore e conoscere le esperienze dei territori partner, che da tempo hanno avviato percorsi di inclusività turistica. Con l’aggiunta di servizi come l'interpretariato in Lingua dei Segni e una visita guidata accessibile alla città di Aosta, il progetto IN3VIE si propone come un esempio concreto di come l’accessibilità possa trasformarsi in un valore aggiunto per il turismo e l’economia dei territori. Il futuro del turismo è inclusivo, e la Valle d'Aosta sta facendo la sua parte per renderlo realtà.