ATTUALITÀ - 18 marzo 2025, 17:04

19 Marzo: Festa del Papà, tra tradizione, sorrisi e un pizzico di follia!

Sebbene oggi siamo abituati a vedere bambini con in mano disegni e biglietti colorati pronti a celebrare il proprio babbo, la scelta di questa data ha un significato profondo

La Festa del Papà, una celebrazione che oggi appare quasi naturale, ha radici ben più profonde e curiose di quanto si possa pensare. Nonostante l'idea di celebrare i papà abbia guadagnato popolarità solo nel corso del Novecento, la sua istituzione affonda le radici in tradizioni e usanze che, come spesso accade, si mescolano con la storia e la cultura popolare. La data ufficiale è il 19 marzo, giorno dedicato a San Giuseppe, il padre adottivo di Gesù, che in molte culture è visto come il modello perfetto di padre e protettore della famiglia.

Quindi, sebbene oggi siamo abituati a vedere bambini con in mano disegni e biglietti colorati pronti a celebrare il proprio babbo, la scelta di questa data ha un significato profondo. Il 19 marzo, festa di San Giuseppe, è stato scelto per onorare non solo il santo patrono dei padri ma anche il ruolo fondamentale che i papà svolgono nel nucleo familiare. È una festa che si celebra in tutto il mondo, ma con usanze diverse, creando una sorta di "festa globale della paternità".

Cosa fanno i bambini in questo giorno speciale? Beh, innanzitutto, le scuole si trasformano in piccole fabbriche di lavoretti artigianali. "Fai un disegno per papà", "scrivi una lettera", "costruisci un portafoto con le tue manine" sono tutte attività che sembrano far parte del kit di sopravvivenza di ogni festa del papà che si rispetti. Ma non solo, i bambini spesso partecipano anche a piccoli spettacoli, recitano poesie e, con una certa dose di imbarazzo (soprattutto se sono ancora piccoli), intonano canti dedicati al loro eroe di casa.

E i papà? Ah, i papà, tra il timore di ricevere una cravatta "speciale" o un paio di calzini con colori improbabili, si preparano a una giornata all'insegna di un amore tutto particolare. La maggior parte dei papà affronta il 19 marzo con un sorriso, anche se un po' di apprensione si legge nei loro occhi. Perché, diciamolo, non è mai facile riuscire a mantenere quella "patente" di supereroe quando i bambini decidono che è il momento di fare il grande gesto della giornata, che può variare dalla colazione a letto con un entusiasmo da sveglia alle 6 del mattino (che sarebbe anche da evitare, ma va bene lo stesso) a una partita a calcio improvvisata nel soggiorno.

La Festa del Papà, purtroppo, non è una celebrazione universale per tutti i bambini. In famiglie con due mamme, ad esempio, la giornata del 19 marzo può passare inosservata, non perché manchi l'affetto, ma perché la figura del padre non è presente nella struttura familiare. Nelle nuove convivenze e nelle famiglie arcobaleno, il concetto di paternità viene rielaborato in modi diversi, ma l'amore e la cura non mancano mai. In questi casi, molti bambini celebrano invece le loro mamme, riconoscendo in loro l'importanza di entrambe le figure genitoriali, senza dover necessariamente aderire a modelli tradizionali. È un altro esempio di come, pur con le differenze, ogni famiglia si adatta, si celebra e si sostiene a modo suo.

pi/red