CULTURA - 15 marzo 2025, 17:21

La Festa del papà nei luoghi della cultura della Valle d’Aosta

Mercoledì 19 marzo 2025, in occasione della Festa del papà, la Valle d'Aosta celebra una giornata di festa dedicata alla cultura e alla scoperta, invitando tutti i papà a trascorrere del tempo insieme ai loro figli visitando alcuni dei luoghi più affascinanti e significativi della regione

L'iniziativa, promossa dall'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali, prevede l’ingresso gratuito per i papà che, accompagnati dai loro bambini, potranno vivere un'esperienza unica tra i luoghi della cultura valdostana.

Questa iniziativa non solo celebra la figura paterna, ma offre l’opportunità di avvicinarsi alla storia e alle tradizioni locali in modo divertente e educativo. I siti archeologici di Aosta, tra cui il MegaMuseo-Area Megalitica, il Criptoportico, la Chiesa paleocristiana di San Lorenzo e il META\MAR-Museo Archeologico Regionale, saranno aperti gratuitamente per l'occasione, permettendo a tutti di esplorare la storia della regione, dalle epoche più remote fino ai tempi dell'Antica Roma. Per i bambini, il MegaMuseo organizza un laboratorio speciale dal titolo “Intrecci preistorici”, che permetterà ai più piccoli di avvicinarsi in modo ludico e interattivo al mondo della preistoria, un'opportunità per stimolare la loro curiosità e imparare divertendosi. Inoltre, tutti i papà presenti riceveranno una piccola sorpresa che li riporterà direttamente nella preistoria, un gesto simbolico per ricordare quanto la cultura e la storia siano legate alle tradizioni familiari.

Anche i castelli di Aymavilles, Sarriod de La Tour, Sarre, Fénis, Issogne, Verrès e Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean si uniscono all’iniziativa, offrendo la possibilità di scoprire gratuitamente questi luoghi di straordinaria bellezza e importanza storica. Ogni castello racconta una parte della storia valdostana, dai secoli medievali fino all’età moderna, ed è custode di tradizioni e leggende che affascinano sia grandi che piccini. Passeggiare tra le mura di questi castelli è come fare un viaggio nel tempo, un'esperienza che arricchisce il legame familiare, creando ricordi condivisi tra padre e figlio.

Al Museo Archeologico Regionale di Aosta è invece possibile visitare la mostra “Italo Mus. Fedele cronista del suo tempo”, un’esposizione che resterà aperta fino al 25 maggio 2025. Questa mostra offre una panoramica affascinante sulla storia locale e sulla vita quotidiana del passato, permettendo ai visitatori di comprendere meglio la cultura e le tradizioni della Valle d'Aosta. L’esposizione è un’occasione imperdibile per approfondire la storia di questa terra, offrendo spunti di riflessione per tutta la famiglia.

L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale della regione, che si propone di sensibilizzare la comunità sull’importanza della cultura come strumento di unione familiare e sociale. Non si tratta solo di una visita ai luoghi storici, ma di un’esperienza che consente di creare un legame più profondo con il territorio, di riscoprire la storia locale e di apprezzare l’immenso valore che la cultura ha nel nostro quotidiano.

Durante la giornata, i partecipanti sono invitati a condividere i loro momenti di visita sui social media, utilizzando gli hashtag dedicati e taggando i luoghi culturali della Valle d'Aosta. Un modo per diffondere la bellezza della regione e invitare anche chi non è presente a scoprire le meraviglie della cultura valdostana. Attraverso queste immagini e condivisioni virtuali, la festa non finisce mai, ma continua a crescere, raggiungendo più persone e unendo famiglie e generazioni in un abbraccio di cultura e tradizione.

La Festa del papà, dunque, si trasforma in una giornata all’insegna della cultura, della storia e del divertimento, un’occasione unica per celebrare il legame familiare e riscoprire insieme le meraviglie della Valle d'Aosta, con un occhio rivolto al passato e uno al futuro, consapevoli che solo attraverso la cultura possiamo trasmettere alle future generazioni il nostro patrimonio più grande.

pi/red