/ Salute in Valle d'Aosta

Salute in Valle d'Aosta | 13 marzo 2025, 20:53

L' USL VdA assicura riduzione dei tempi di attesa per visite e esami

A marzo, infatti, le liste di galleggiamento sono scese da 15 a 8, con il numero di pazienti in attesa di una prenotazione ridotto da 2.000 a meno di 200

L'assessore Carlo Marzi (sn) e Massimo Uberti, direttore generale Usl

L'assessore Carlo Marzi (sn) e Massimo Uberti, direttore generale Usl

Nel mese di febbraio e marzo, i tempi di attesa per le visite e gli esami presso l'Azienda USL della Valle d'Aosta sono stati significativamente ridotti, con un miglioramento tangibile nella gestione delle prestazioni sanitarie ambulatoriali. A marzo, infatti, le liste di galleggiamento sono scese da 15 a 8, con il numero di pazienti in attesa di una prenotazione ridotto da 2.000 a meno di 200.

"Dopo aver ottenuto miglioramenti sui tempi ‘salvavita’ di Pronto Soccorso e aver avviato un percorso di miglioramento per le liste chirurgiche che avrà compimento entro la fine dell’anno, nel 2025 ci concentriamo su azioni mirate per la riduzione progressiva dei tempi di attesa ambulatoriali. Contiamo di ottenere nella seconda metà dell’anno tempi d’attesa più contenuti e un maggior numero di prestazioni ambulatoriali rientranti stabilmente negli standard", ha dichiarato il Direttore Generale dell'Azienda USL, Massimo Uberti.

L'Azienda ha infatti intrapreso una serie di azioni per ridurre le attese nelle prestazioni sanitarie, con risultati che si stanno già manifestando nelle visite ambulatoriali. Nonostante le difficoltà affrontate nell'anno precedente, il 70% delle prestazioni ambulatoriali relative ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) è stata erogata nei tempi previsti. Questo risultato è stato raggiunto grazie a un lavoro costante sul Pronto Soccorso e sul riassorbimento progressivo delle liste chirurgiche, che, pur non ancora ottimali, sono in continua riduzione. A partire da febbraio, i tempi di attesa per le visite ambulatoriali hanno cominciato a migliorare, come dimostrato dai dati di monitoraggio mensile.

Nonostante l’ampliamento del monitoraggio, che ha visto passare il numero delle prestazioni da controllare da 69 a 114 (comprendendo sia le visite che gli esami strumentali), le statistiche di febbraio e marzo hanno evidenziato una diminuzione delle liste di galleggiamento dal 22% al 7%. Tra le prestazioni ambulatoriali, sono stati registrati miglioramenti significativi: ad esempio, i tempi di attesa per la visita dermatologica sono scesi a 11 giorni, per la visita cardiologica a 12, e per una TAC a 18 giorni. Altri esempi includono una riduzione dei tempi per la radiografia (7 giorni), la visita andrologica (14 giorni), la chirurgia vascolare (6 giorni) e la visita ortopedica (14 giorni).

Nonostante questi progressi, alcune specialità, come la visita neurologica, la colonscopia totale e l’esofagogastroduodenoscopia, continuano a registrare liste di galleggiamento, insieme ad alcuni tipi di esami da risonanza magnetica e prestazioni fuori standard.

"Nel primo semestre di quest’anno ci aspettiamo ragionevolmente dei miglioramenti nelle liste di attesa ambulatoriali e questi dati di febbraio e marzo sono incoraggianti, anche se non risolutivi di tutte le criticità. Nei prossimi mesi si verificheranno ancora ampie fluttuazioni dei tempi di attesa che pubblichiamo mensilmente nel giorno campione. È importante osservare l’andamento nel medio periodo che produrrà una progressiva riduzione pur con le oscillazioni di questa fase. Il nostro obiettivo primario per il 2025 è arrivare alla seconda metà dell’anno con tempi d’attesa più contenuti e un maggior numero di prestazioni ambulatoriali rientranti stabilmente negli standard", ha sottolineato Massimo Uberti.

L'Azienda USL è consapevole che i tempi di attesa ambulatoriali rappresentano una criticità a livello nazionale e una problematica molto sentita dai cittadini. "Questo è il tema più complesso da affrontare perché quando il problema a monte è quello della ben nota (e ormai europea) carenza di personale sanitario, la prima cosa da garantire sono la gestione delle emergenze e l’assistenza ospedaliera per i pazienti più gravi, il che comporta una minore disponibilità di risorse per le prestazioni ambulatoriali", ha dichiarato Uberti, evidenziando come, per poter concentrarsi sulle prestazioni ambulatoriali, sia stato necessario innanzitutto migliorare la gestione delle emergenze e dell’attività ospedaliera.

In parallelo, sono in corso gli “incontri di budget” con i Direttori di Struttura, finalizzati a definire risorse e obiettivi per migliorare ulteriormente le prestazioni ambulatoriali. "Stiamo mettendo in piedi un progetto strutturato che agisce su tutta la filiera produttiva. Negli incontri sul budget di inizio anno con i Direttori di ogni Struttura definiamo con ognuno di loro oltre alle risorse disponibili, il personale necessario e gli obiettivi legati agli incentivi economici, concordando contestualmente anche gli incrementi dei volumi di attività per le prestazioni ambulatoriali il più possibile coincidenti con le esigenze del territorio", ha spiegato Uberti. L’Azienda ha coinvolto anche le strutture private convenzionate, le quali, per la prima volta, hanno fornito una programmazione puntuale per l'intero anno, consentendo di programmare gli appuntamenti a lungo termine e ridurre il problema delle liste di galleggiamento improvvisamente piene.

"Stiamo seguendo un percorso nella consapevolezza che le liste di attesa sono un problema che interessa oramai la sanità da qualche decennio, la cui ben nota causa principale è la mancanza di professionisti, sia nel settore pubblico che in quello privato e pertanto il tema non può essere affrontato semplificando processi per loro natura datati", ha dichiarato l’Assessore Carlo Marzi. La collaborazione con i privati convenzionati è considerata fondamentale per integrare e completare l'offerta dei servizi, e per ridurre le liste di attesa. Inoltre, sono stati avviati interventi specifici, come l'apertura di interventi chirurgici presso la clinica di Saint-Pierre, per affrontare le liste di attesa relative agli interventi di chirurgia generale a bassa e media complessità.

"Le risposte ‘fast food’ vanno bene per farsi pubblicità, non per risolvere problemi presenti da sempre. Noi sappiamo che le liste d'attesa sono una malattia interna al nostro sistema sanitario pubblico. Non è privilegiando una delle sue componenti a discapito di altre che lo si sostiene o migliora. Anche in questo caso serve equilibrio, pazienza e ascolto di tutte le parti. Così stiamo agendo e così vogliamo continuare ad agire", ha concluso l’Assessore Marzi, ribadendo l'importanza di affrontare questa problematica con pragmatismo e strategia, mantenendo sempre il focus su un miglioramento progressivo ma costante del servizio sanitario.

pi.mi.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore