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CRONACA | 12 marzo 2025, 12:31

Inchiesta sulla gestione del 'Grand Continent Summit'

Indagine su presunta truffa, peculato e violazioni sugli appalti

Inchiesta sulla gestione del 'Grand Continent Summit'

La notizia dell’inchiesta in corso riguardante l’organizzazione del "Grand Continent Summit-Sommet Grand Continent en Vallée d'Aoste", evento internazionale di geopolitica che si è svolto dal 3 al 6 dicembre 2024 in Valle d'Aosta, è stata  diffusa oggi da Laprimalinea.it  a firma di Patrizio Gabetti. Le indagini, coordinate dalla Procura di Aosta, secondo quanto riortato dall'articolo, sono state avviate per fare luce su una serie di presunti illeciti legati alla gestione dell'evento, con ipotesi di truffa, peculato e violazioni delle normative sugli appalti pubblici.

Secondo quanto riportato dal quotidiano online Laprimalinea.it, le indagini sono state avviate a seguito di specifiche segnalazioni e mirano a verificare la regolarità dei costi, delle spese e delle modalità di affidamento dei lavori per il maxi evento di divulgazione geopolitica, ideato dalla rivista Le Grand Continent, con il sostegno della Regione Valle d'Aosta e del Groupe d'Etudes Géopolitiques. Al centro dell'inchiesta vi è la gestione dei fondi pubblici e degli appalti per l’organizzazione dell’evento, in particolare per quanto riguarda l’affidamento diretto di lavori senza gara, con importi superiori ai 140.000 euro.

Nel corso dell’indagine, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando di Aosta hanno acquisito i documenti relativi agli eventi del 2023, 2024 e al previsto evento del 2025. Tra i principali atti sotto esame ci sono le delibere regionali 1544 e 1285. La prima riguarda il rimborso delle spese sostenute da Finaosta per la realizzazione di un accordo di cooperazione tra la Regione e il Groupe d'Etudes Géopolitiques, mentre la seconda approva l’accordo per la seconda edizione del summit nel 2024 e la terza, ancora da organizzare, per il 2025.

Uno degli aspetti maggiormente sotto indagine riguarda la concessione della Maison du Val d'Aoste di Parigi, un costoso palazzo da anni inutilizzato, che è stato messo a disposizione della rivista Le Grand Continent senza alcun costo per l’utilizzo. Non solo, ma i locali sono stati sistemati e pronti all'uso senza che la redazione della rivista sostenesse alcuna spesa, sollevando interrogativi sulle modalità di gestione dell’immobile e sulle spese che la Regione ha affrontato per mantenerlo. Questo aspetto è stato già oggetto di discussione da parte di diversi gruppi consiliari regionali, che hanno criticato l'alto costo di gestione della Maison, chiedendo se fosse il caso di utilizzarla o di chiuderla.

I fondi stanziati per l'organizzazione dell'evento ammontano a 410.000 euro, destinati alla realizzazione dei due summit e al pagamento delle spese per la Maison du Val d'Aoste a Parigi, oltre a 50.000 euro per le spese di sistemazione e pulizia. Le modalità di affidamento diretto di tali somme, senza una gara d'appalto, sono ora al vaglio degli investigatori.

In attesa di ulteriori sviluppi, le indagini sembrano focalizzarsi sulle modalità di gestione delle risorse pubbliche e sull'eventuale violazione delle leggi sugli appalti. Il lavoro investigativo, come riportato da Laprimalinea.it, potrebbe portare ad altre acquisizioni di documenti e interrogatori nei prossimi giorni.

Questa inchiesta solleva interrogativi importanti sulla gestione delle risorse pubbliche e sull'affidamento dei contratti per eventi di grande portata internazionale. Il futuro del Grand Continent Summit e dei suoi eventuali sviluppi resta incerto, e l'attenzione dell'opinione pubblica è ora concentrata sulle conclusioni dell’inchiesta, che potrebbero determinare nuove verifiche e modifiche nella gestione degli eventi futuri in Valle d'Aosta.

red.cro

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