'Je me souviens' è un filmche rappresenta una riflessione intensa sull’emigrazione valdostana in Quebec, sarà proiettato a partire dalle 20.30 e offrirà un’opportunità unica di immergersi nelle storie personali di chi ha lasciato la propria terra natale per cercare nuove opportunità altrove.
Il documentario, girato nell’ottobre dello scorso anno tra le affascinanti località di Montréal e Tadoussac in Quebec, rappresenta un ulteriore capitolo di una ricerca che ha già portato alla luce le esperienze dei valdostani emigrati verso gli Stati Uniti nel 2023 e il Sudafrica nel 2024. Con Je me souviens, il regista Joseph Péaquin ha deciso di porre l’accento non solo sui luoghi e le vicende storiche legate all'emigrazione, ma anche sul valore delle radici e delle tradizioni che, pur lontane, continuano a legare le nuove generazioni ai loro antenati.
Il cuore del documentario è un viaggio attraverso le esperienze di chi, pur vivendo lontano, ha mantenuto viva la memoria della propria terra. Si distingue il ritratto di Valentina Marangelo, una giovane valdostana che per la prima volta scopre Montréal, una città che ha scelto per le opportunità professionali nel settore informatico. Ma il documentario non si limita a raccontare i sogni di chi emigra oggi, bensì guarda anche al passato, con storie che raccontano legami familiari consolidati nel tempo. Tra queste, quelle di Daniela e Loris Bordet, cugini legati da un’affettuosa relazione tra Saint-Vincent e Montréal, e di Manuela Conversano, che ha deciso di trasferirsi a Tadoussac per perseguire la sua passione per lo studio delle balene e dei beluga, dando vita a una nuova storia in terra canadese con i suoi figli.
Ancora, il film narra la storia dei fratelli Louis e Robert Maquignaz, che, pur essendo ormai alla terza generazione di emigrati, non dimenticano le loro origini valdostane, e di Osvalda Morise, che nel 1950, dopo aver lasciato il porto di Le Havre, è giunta in Quebec. Osvalda rappresenta una delle ultime testimoni di un’epoca in cui l’emigrazione avveniva via mare e la lingua patois, che non ha mai dimenticato, suona ormai come un legame che si sta lentamente spezzando.
Il lavoro di Je me souviens è stato arricchito dalla collaborazione di giovani valdostani che, dopo una selezione di ben 11 candidati, hanno partecipato alla produzione del documentario. Alessandro Bionaz ha realizzato le riprese con il drone, mentre Lorenzo Antonicelli e Riccardo Fiou si sono occupati della color correction e del mixaggio. Eleonora Masala ha curato le traduzioni e i sottotitoli, aggiungendo così un ulteriore valore al racconto, che attraversa le diverse generazioni e lingue, creando un ponte culturale tra Valle d'Aosta e Canada.
Questo progetto è il frutto di una coproduzione che ha visto impegnati il Comité des Traditions Valdôtaines, la Fondation Chanoux e l’Union de la Presse Francophone (UPF) – sezione valdostana. Il regista Joseph Péaquin, che ha curato anche la regia e il montaggio, ha ricevuto il supporto scientifico di Michela Ceccarelli e la logistica di Patrick Perrier, segretario della Fondation Chanoux. Il progetto è stato cofinanziato grazie all’intervento dell’amministrazione regionale, che ha supportato la realizzazione del documentario attraverso la Struttura delle Attività Culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Il film non è solo un omaggio alla storia dell'emigrazione valdostana, ma un messaggio di continuità e di connessione tra passato, presente e futuro. La proiezione del documentario sarà un’occasione imperdibile per riflettere su come le radici culturali e la memoria storica siano essenziali per costruire il nostro futuro, anche a distanza di migliaia di chilometri dalla nostra terra.
L'ingresso alla proiezione è gratuito, un’opportunità per tutti coloro che vogliono scoprire e valorizzare una parte fondamentale della storia della Valle d'Aosta, che attraverso questo documentario continua a vivere nelle storie di chi ha avuto il coraggio di partire, ma non ha mai dimenticato il luogo da cui è venuto.