CRONACA - 12 marzo 2025, 14:57

Un potenziale inespresso nel settore delle Guide turistiche in Valle d'Aosta

Sole 44 candidature arrivate in risposta al recente bando nazionale per l’esame di abilitazione alla professione

Valle d'Aosta, una regione caratterizzata da paesaggi mozzafiato, montagne imponenti, castelli medievali e tradizioni uniche, rappresenta uno dei tesori più nascosti d'Italia. Nonostante le sue bellezze naturali e culturali, però, sembra esserci una certa difficoltà nel catturare l’attenzione di chi aspira a diventare guida turistica, come testimonia il numero di sole 44 candidature arrivate in risposta al recente bando per l’esame di abilitazione alla professione. Questo dato, sebbene in apparenza modesto, solleva riflessioni sul futuro del turismo nella regione e sull’opportunità di valorizzare al meglio il settore delle guide turistiche, un anello fondamentale nel contesto dell'offerta turistica locale.

Il bando in questione, che ha visto un totale di 29.228 domande a livello nazionale, ha registrato punte di adesioni in Regioni più centrali come Lazio, Campania e Sicilia, con numeri che superano le cinquemila candidature. Ma il caso della Valle d'Aosta appare significativo in quanto, pur essendo una meta turistica di pregio, il suo mercato di guide sembra rimanere relativamente di nicchia. Sebbene la regione possieda una vastissima offerta di esperienze, dall’escursionismo in alta montagna al turismo enogastronomico, sembra che il numero di aspiranti guide turistiche non rispecchi l’interesse che tali attrattive potrebbero generare.

Le ragioni di questa discrepanza sono varie e meritano una riflessione. Il territorio valdostano, pur essendo ricco di storia e bellezze naturali, è forse meno conosciuto rispetto a località più tradizionali come Roma o Firenze. Inoltre, la geografia e le difficoltà logistiche possono essere un ostacolo per coloro che vorrebbero intraprendere la carriera di guida turistica. Tuttavia, se da un lato il numero ridotto di candidati potrebbe sembrare una limitazione, dall’altro potrebbe rappresentare una grande opportunità per selezionare professionisti altamente qualificati, pronti a valorizzare al massimo il patrimonio della regione.

La riforma legata all’esame di abilitazione, che mira a garantire un alto livello di qualità e competenza nelle professioni turistiche, potrebbe risultare un’occasione importante per la Valle d'Aosta di potenziare la propria offerta formativa e di attrarre professionisti capaci di soddisfare le crescenti esigenze di un turismo sempre più esigente. In un contesto in cui il turismo si sta sempre più orientando verso esperienze personalizzate e sostenibili, le guide turistiche della Valle d'Aosta potrebbero diventare ambasciatori privilegiati della sua cultura, delle sue tradizioni e delle sue bellezze naturali, contribuendo così al rilancio di un settore che merita di essere valorizzato appieno.

pi.red.