Si tratta di una raccolta poetica di versi essenziali ed intensi, scritti brevi e telegrafici, evocazioni su carta patinata, rappresentazioni del reale in cui germogliano in una sobria immaginazione gioie e crepuscoli, amori e guerre del nostro tempo. Nel progressivo svelarsi di un mondo interiore privo di un appunto o di una confezione, il percorso è l'Altrove, dove abita ciò che si ama, che si osserva e si rappresenta: il mondo. O meglio, una porzione di mondo che l'autore percepisce come essenziale.
L'uomo da sempre si pone delle domande che non mutano, ed è proprio l'uomo, o il tempo, a cambiarne le risposte. La poesia è la ricerca che per ambizione e necessità va nel profondo indagando con il pensiero anche la forza e i limiti anche di ciò che è “bello”.
Ogni uomo è necessariamente parziale, la rappresentazione totale è impossibile; tutto ciò Giorgio Bonino non lo ignora. Ed è proprio questa condizione di parzialità a fare l'uomo e lo scrittore nella sua innata capacità ad evocare, a sollecitare l'immaginazione dell'ascolto e, successivamente, della lettura.