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ISTRUZIONE E FORMAZIONE | 08 marzo 2025, 12:21

Percorsi abilitanti per docenti in Valle d’Aosta: stato dell’arte, criticità e azioni intraprese

Mercoledì 5 marzo 2025 si è svolto un incontro tra il Presidente della Regione, l’Assessore alle Attività e ai Beni Culturali, al Sistema Educativo e alle Politiche delle Relazioni Intergenerazionali, l’Università della Valle d’Aosta e le organizzazioni sindacali, incentrato sui percorsi abilitanti per i docenti della scuola secondaria

Jean-Pierre Guichardaz

Jean-Pierre Guichardaz

L’obiettivo della riunione è stato quello di fare il punto sulle criticità emerse a livello nazionale e locale, facendo luce sulle rispettive competenze e attribuzioni di responsabilità di tutti gli attori istituzionali coinvolti nei percorsi e ha permesso di valorizzare le azioni già intraprese dall’Assessorato e dall’Università della Valle d’Aosta per supportare i docenti valdostani in questo percorso.

Il quadro normativo e i ritardi ministeriali

L’attivazione dei percorsi abilitanti a livello nazionale è stata segnata da notevoli ritardi: ad oggi non sono ancora stati emanati tutti i decreti ministeriali necessari all’avvio dei percorsi, generando incertezza per i docenti, gli Atenei e le amministrazioni. Questa situazione ha determinato il mancato avvio dei corsi su tutto il territorio nazionale, complicando, in particolare, la programmazione dei percorsi obbligatori per coloro che devono completare l’abilitazione entro il 31 agosto 2025, termine fissato per i vincitori di concorso a tempo determinato.

Le criticità in Valle d’Aosta

Le difficoltà nazionali si intrecciano con alcune caratteristiche specifiche del contesto valdostano.

1. L’offerta formativa abilitante in Valle d’Aosta

Attraverso la collaborazione consolidata nell’ambito del CIFIS (Consorzio Interuniversitario per la Formazione degli Insegnanti), l’Università della Valle d’Aosta ha garantito una riserva di posti a favore di candidati residenti in Valle d’Aosta per le classi di abilitazione in relazione alle quali è stato rilevato un fabbisogno di personale nelle istituzioni scolastiche regionali, ha inoltre garantito la possibilità di svolgere tutti i cfu di tirocinio diretto presso le scuole valdostane e la possibilità di seguire a distanza tutti i cfu di didattiche trasversali. 

L’Università della Valle d’Aosta, non essendo in condizione di sostenere, per difetto di organico docente e amministrativo, la proposta di attivazione di un’offerta formativa, presso la propria sede, relativa ai percorsi abilitanti per la scuola secondaria nell’anno accademico 2024/2025 entro il termine fissato dal Ministero per l’accreditamento dei percorsi abilitanti (dicembre 2024), ha definito in maniera puntuale le azioni necessarie per assicurare, in futuro e nell’ambito del consorzio CIFIS, specifici percorsi abilitanti sul territorio regionale.

2. Classi di concorso in attesa di accreditamento

Presso il CIFIS sono ancora in fase di accreditamento, perché in attesa del riscontro da parte del Ministero, i percorsi per alcune classi di abilitazione tra cui quella di Francese, particolarmente rilevante per il territorio regionale. È altamente probabile che tali classi vengano accreditate presso il CIFIS tant’è che è già prevista la possibilità di presentare domanda. La situazione è, malauguratamente, ancora in evoluzione in attesa delle disposizioni ministeriali.

3. Accesso garantito ai vincitori di concorso

Il CIFIS ha specificato che saranno ammessi in sovrannumero i docenti in possesso di una nomina finalizzata al ruolo ottenuta per l'a.s. 2024/2025 e chiarito che la disposizione vale sia per coloro che hanno sede di servizio in Piemonte, sia per coloro che hanno sede di servizio in Valle d’Aosta.

4. Permessi per il diritto allo studio e contributi a favore di laureati che intendono completare la loro preparazione con corsi post-universitari

Per sostenere i docenti valdostani impegnati nei percorsi abilitanti, è stato firmato il Contratto integrativo regionale (CIR) per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio 2025.

Tale Contratto introduce un’importante novità: la possibilità di usufruire fino a 50 ore di permessi studio per chi è impegnato nei percorsi di abilitazione da 30 e 36 CFU, che si concluderanno entro agosto 2025.

L’Amministrazione regionale, considerando la situazione attuale, intende, inoltre, ampliare le agevolazioni previste per i laureati che vogliono completare la loro formazione con corsi post-universitari. In particolare, nel prossimo bando di concorso, sarà estesa anche ai docenti che devono conseguire i 30 o 36 CFU fuori Valle per la loro prima abilitazione all’insegnamento la possibilità di beneficiare dei contributi economici.

Si tratta di due misure concrete ottenute grazie al lavoro congiunto tra l’Assessorato, la Sovraintendenza agli Studi e le parti sindacali, con l’obiettivo di supportare i docenti nel conseguimento dell’abilitazione entro i tempi previsti dal Ministero.

5. Impatto sugli esami di Stato del secondo ciclo di istruzione

La concomitanza tra i percorsi abilitanti e gli esami di Stato del secondo ciclo di istruzione pone un’ulteriore criticità: alcuni docenti coinvolti potrebbero avere incarichi di commissari esterni, creando difficoltà organizzative nella formazione delle commissioni d’esame. L’Assessorato sta monitorando la situazione per individuare possibili soluzioni per il corretto svolgimento delle prove senza penalizzare i docenti in fase di abilitazione.

6. Tutela delle lavoratrici in maternità

Un altro tema particolarmente delicato riguarda la tutela delle lavoratrici in maternità. L’attuale normativa non prevede alcuna deroga o modalità di recupero per chi, a causa della maternità, non riesca a completare il percorso entro agosto 2025.

Su questa criticità, peraltro già emersa in relazione ai percorsi abilitanti per il sostegno, e già segnalata al Ministero, l’Assessorato e l’Università auspicano che, anche grazie all’intervento delle organizzazioni sindacali, si adottino al più presto misure atte a evitare discriminazioni nei confronti delle suddette docenti.

In conclusione, l’Assessorato e l’Università ribadiscono la volontà di lavorare in sinergia con le organizzazioni sindacali e con il Ministero per individuare soluzioni concrete e sostenibili, garantendo continuità e qualità nella formazione degli insegnanti, anche nella prospettiva dell’entrata a regime dei percorsi abilitanti. 

red/rava

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