Il provvedimento, che ha subito una serie di modifiche proposte dal Consigliere relatore, Corrado Jordan, è stato discusso durante una seduta che ha visto anche l'intervento dell’Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy. Il testo, ora pronto per il Consiglio regionale, sarà portato all’attenzione dei membri del Consiglio il 12 e 13 marzo prossimi.
«Abbiamo lavorato a lungo su questo progetto, ascoltando le associazioni di categoria e confrontandoci con esperti del settore», ha spiegato il Presidente della Commissione Roberto Rosaire (UV), dando conto del percorso che ha portato alla formulazione finale del testo. L’iniziativa punta a rispondere alla necessità di aggiornare la disciplina dell'artigianato valdostano, preservandone al contempo la tradizione e incentivandone lo sviluppo moderno.
Il cuore del progetto, come sottolineato dallo stesso Corrado Jordan, è quello di creare un "Testo unico sull'artigianato", che si concentrerà su diversi aspetti cruciali per la valorizzazione e la sostenibilità del settore. «Abbiamo voluto integrare il provvedimento con misure che tutelano e valorizzano l'artigianato valdostano di tradizione, un patrimonio culturale che racchiude conoscenze, valori e processi creativi unici», ha dichiarato Jordan. La valorizzazione dell'artigianato valdostano, secondo Jordan, non può prescindere dalla necessità di modernizzarsi e rispondere alle sfide contemporanee, «dove l'artigianato, pur rimanendo saldamente radicato nelle sue tradizioni, deve riuscire a cogliere le opportunità offerte dall’evoluzione dei materiali, delle forme e delle funzioni, riuscendo a rimanere al passo con i tempi». A questo proposito, Jordan ha spiegato ulteriormente: «Siamo convinti che l’artigianato non debba rimanere statico, ma che debba evolversi. Se da un lato deve rimanere fedele alla sua storia e tradizione, dall'altro lato deve essere pronto a dialogare con il presente e con le esigenze moderne. Non si tratta di abbandonare ciò che è tradizionale, ma di far sì che esso diventi uno strumento utile anche nella contemporaneità, un ponte tra passato e futuro.»
Un punto centrale del disegno di legge riguarda una nuova classificazione dell'artigianato, che non si limiterà a mettere in luce solo le forme più tradizionali, ma darà spazio anche a quelle più moderne e innovative. «L'artigianato valdostano, con la sua straordinaria capacità di adattarsi e di reinventarsi, deve poter cogliere appieno l'evoluzione della contemporaneità», ha affermato Jordan, spiegando che una nuova e inclusiva classificazione consentirà a tutte le forme di artigianato, sia tradizionali che moderne, di essere adeguatamente valorizzate. «Ogni forma di artigianato, seppur diversa, ha un valore intrinseco e merita attenzione. Questo provvedimento ha l’ambizione di fare in modo che il nostro artigianato possa essere davvero riconosciuto per ciò che rappresenta e le sue potenzialità», ha aggiunto. Jordan ha poi approfondito ulteriormente la visione che guida questo cambiamento: «Vogliamo un sistema che sappia integrare le diverse forme di artigianato. Non si tratta solo di preservare il vecchio, ma di dare una spinta anche all'innovazione, all'esperimento, alla creazione di nuovi prodotti che siano in grado di rispondere alle esigenze del mercato moderno. Questo testo vuole essere un motore di rinnovamento per il nostro settore, una risorsa che sa guardare avanti pur senza dimenticare il passato.»
Oltre alla valorizzazione culturale e sociale, l’artigianato sarà anche un motore di sviluppo economico, come ha sottolineato il Consigliere relatore: «La norma punta a creare opportunità concrete anche per le nuove generazioni, promuovendo attività di formazione, sviluppo d’impresa e supporto alle start-up. Il nostro obiettivo è rendere l'artigianato una risorsa economica che possa generare impatti positivi in altri settori, diventando un settore chiave per la crescita della nostra economia», ha dichiarato Jordan. Le azioni previste dal disegno di legge mirano, infatti, a garantire che l’artigianato possa essere uno strumento di sviluppo, anche attraverso nuove opportunità di formazione professionale. «Siamo di fronte a una nuova sfida: offrire alle giovani generazioni strumenti concreti per poter diventare protagonisti di questo settore. Con il giusto supporto, l'artigianato può rappresentare un'opportunità di crescita economica, sia per i singoli che per il territorio nel suo complesso. Le nuove generazioni devono sentirsi attratte da questo mondo, non solo come custodi di un patrimonio, ma anche come innovatori e imprenditori.»
L'Istituto valdostano per l'artigianato di tradizione (IVAT), che cambierà nome in "L'Artisanà", sarà il fulcro di questa rinnovata attenzione al settore. Oltre a rafforzare la tutela e la valorizzazione del patrimonio artigianale, L'Artisanà sarà anche incaricato di potenziare le attività di commercializzazione e di promozione delle opere artigianali, mirando a estendere la loro visibilità anche oltre i confini regionali. «L'Artisanà dovrà essere uno strumento forte per l'internazionalizzazione del nostro artigianato, anche attraverso la sua struttura museale, che è una vera e propria eccellenza nel nostro territorio», ha sottolineato Jordan. «Non dobbiamo solo conservare il nostro patrimonio, ma dobbiamo anche renderlo visibile. La nostra artigianalità ha qualità che merita di essere conosciuta e apprezzata in Italia e all'estero. Il nostro obiettivo è far arrivare la bellezza e la qualità dei nostri manufatti oltre i confini regionali, facendo dell’artigianato una vera e propria eccellenza riconosciuta.»
Un altro punto cruciale riguarda la protezione dei mestieri artigianali che rischiano di scomparire. Il disegno di legge prevede azioni specifiche per salvaguardare queste produzioni, attraverso il trasferimento delle conoscenze alle nuove generazioni e il sostegno alla produzione, per evitare che saperi millenari vadano persi. «Abbiamo il dovere di preservare il nostro patrimonio artigianale e di trasmetterlo alle future generazioni. La conoscenza e le competenze che oggi rischiano di essere dimenticate rappresentano una risorsa che non possiamo permetterci di perdere», ha dichiarato Corrado Jordan. «Alcune produzioni rischiano davvero di scomparire, e se non interverremo tempestivamente, perderemo conoscenze che hanno radici profonde nella nostra cultura. Non possiamo lasciare che questo accada, quindi dobbiamo fare tutto il possibile per salvaguardare questi mestieri e trasmettere le tecniche ai più giovani.»
Infine, il disegno di legge prevede anche il rilancio delle manifestazioni fieristiche locali, che, con il giusto supporto economico e organizzativo, potranno diventare sinergiche con gli eventi di portata regionale, diventando occasioni di valorizzazione e di visibilità per l'artigianato valdostano. «Le fiere possono essere un grande strumento di promozione per le nostre piccole e medie imprese artigiane. È fondamentale che si crei un circolo virtuoso che permetta loro di accedere a un pubblico sempre più ampio», ha concluso Jordan. «Le manifestazioni territoriali possono diventare un volano importante per la crescita, e se supportate adeguatamente, possono rappresentare una vetrina preziosa per i nostri artigiani.»
Il provvedimento che sta per arrivare in Consiglio rappresenta dunque un passo importante verso un futuro più solido per l'artigianato valdostano, che, tra tradizione e innovazione, ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento per il nostro territorio. Con il giusto equilibrio tra valorizzazione del passato e apertura alle sfide del futuro, l’artigianato valdostano avrà l’opportunità di affermarsi come un settore strategico per l’economia e la cultura della nostra regione.