La serata è stata un'opportunità per conciliare la letteratura con la sensibilizzazione allo sport.
Il Presidente del CAI di Orbassano Marco Spinato evidenzia la notevole difficoltà di accettare se stessi quando si contrae una patologia e, soprattutto, di raccontarsi. E' proprio questa difficoltà ad essere tenacemente affrontata dagli autori, dimostrando concretamente la voglia di mettersi in gioco e condividendo con i lettori e con il pubblico i propri vissuti, dalla depressione di Roberta alla malattia di Parkinson di Lodovico congiunta ad un infarto.
Ciò tuttavia non ha impedito loro di unire le forze e instaurare una virtuosa relazione di coppia fondata sulla cura reciproca, in una simbiosi che include anche l'ambiente della montagna in quanto rimedio naturale per condizioni di salute molto critiche. Con il libro, gli autori hanno dimostrato direttamente tutto ciò, raccontandosi con un'antologia di testimonianze di amici, familiari e persone care. Durante l'incontro hanno condiviso con il pubblico la riproduzione di alcuni brevi filmati eseguiti da Walter Marchisio, figlio di Lodovico, relativi ad escursioni, camminate, ferrate e arrampicate affrontate dall'intera famiglia.
Successivamente, Roberta Maffiodo ha intrattenuto il pubblico con la lettura di alcuni passi del libro particolarmente significativi e, infine, con poesie e canzoni. La forza di volontà degli autori viene dimostrata non soltanto raccontandosi con il libro, ma anche nella concretezza dei fatti: partendo dal presupposto che camminare è salutare, Lodovico è riuscito infatti a mettere in atto una vera e propria rinascita. Nonostante i sintomi fortemente invalidanti del Parkinson, non ha esitato a sfruttare la voglia di rimettersi gradualmente in gioco, inizialmente ritornando a camminare in montagna, poi ripercorrendo vie ferrate e scalate. Ma l’obiettivo viene pienamente centrato con la rimessa degli sci ai piedi, con il pieno recupero della disinvoltura nei movimenti e nelle tecniche che si sono dimostrate conservate negli automatismi. Nelle quali ha ritrovato se stesso con le sue abilità psicofisiche severamente limitate dalle precarie condizioni di salute sopra esposte.