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Consiglio Valle Comuni | 06 marzo 2025, 12:14

Manes ricorda Emilio Lussu, un Autonomista visionario che oggi sembra un'anomalia nella politica italiana

Ieri, 5 marzo, ha segnato il cinquantesimo anniversario della scomparsa di Emilio Lussu, antifascista, padre costituente e difensore delle autonomie. Franco Manes, deputato valdostano, lo ricorda come un grande protagonista della storia d'Italia e delle autonomie speciali, sottolineando come le sue idee di federalismo e rispetto per le comunità locali siano oggi più che mai lontane dalla politica attuale.

Emilio Lussu

Emilio Lussu

Nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, Franco Manes, deputato della Valle d’Aosta, ha voluto rendere omaggio ad Emilio Lussu, un grande protagonista della storia d’Italia e delle autonomie regionali, sottolineando l’importanza del suo contributo all’Italia repubblicana e al concetto di autonomia speciale, che continua a essere un pilastro fondamentale per la nostra realtà politica.

"Nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, ricordiamo Emilio Lussu, antifascista, esule politico, padre costituente e soprattutto un uomo profondamente legato alla sua Sardegna, che ha lasciato un segno indelebile nella storia della nostra Repubblica e delle autonomie regionali", ha affermato Manes, aprendo il suo intervento in Aula. Lussu, figura carismatica che ha vissuto come protagonista il drammatico Novecento, ha attraversato due guerre mondiali e la guerra civile spagnola, portando con sé una visione che non solo ha plasmato la Costituzione italiana, ma ha anche difeso con forza il principio dell’autonomia, come diritto e non come privilegio.

Emilio Lussu è stato anche un ardente sostenitore delle autonomie speciali, come quelle della Valle d'Aosta e della Sardegna, territori che, grazie al suo impegno, hanno visto riconosciuto il diritto alla preservazione delle proprie identità culturali. "Lussu ha lottato per garantire che le regioni come la Valle d’Aosta, pur nel contesto unitario dell’Italia, potessero mantenere e sviluppare le proprie peculiarità, nel rispetto di un modello di sviluppo equo e bilanciato. La sua battaglia per l'autonomia non era un semplice desiderio di separazione, ma un impegno affinché le comunità locali potessero crescere in modo armonioso, rispettando la storia e la geografia del territorio", ha continuato Manes, sottolineando il forte legame di Lussu con la sua terra natale e il suo impegno costante nel difendere i diritti delle minoranze.

Fanco Manes, deputato della Valle d'Aosta

Lussu, infatti, ha giocato un ruolo fondamentale nella stesura dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, come relatore del disegno di legge nell'Assemblea Costituente. "Lussu fu relatore all'Assemblea Costituente del disegno di legge per lo Statuto speciale della Valle d’Aosta, giocando un ruolo essenziale nel riconoscimento della nostra autonomia. La sua visione federalista si fondava sulla centralità dei popoli e degli individui, prima ancora dello Stato, un pensiero che oggi sembrerebbe lontano dalla politica attuale", ha osservato Manes. Questa riflessione evidenzia come, all'epoca, il pensiero di Lussu fosse incentrato sulla tutela delle comunità locali e sul valore del dialogo tra le diverse realtà del Paese, mettendo sempre in primo piano l’unità nella diversità.

Il deputato valdostano ha anche richiamato il pensiero di Emile Chanoux, leader valdostano e grande sostenitore dell'autonomia, che condivideva con Lussu una visione federalista basata sul rispetto delle identità locali. "Il loro pensiero può essere sintetizzato con il primato della comunità locale e dei cittadini sullo Stato, nella convinzione che autonomia e federalismo siano strumenti essenziali per preservare le minoranze e le loro specificità, nel rispetto di un equilibrio nazionale", ha spiegato Manes. Questa riflessione sulla centralità delle comunità locali e sulla necessità di un federalismo concreto non riguarda solo la storia, ma rappresenta una base solida anche per la politica di oggi, che spesso sembra dimenticare questi valori fondamentali.

In conclusione, Manes ha espresso un auspicio per il futuro, sottolineando come le idee di Lussu e Chanoux possano ancora essere un punto di riferimento per la politica attuale e per quella futura. "Autonomia non significa frammentazione o isolamento, ma responsabilità e cooperazione. Lussu e Chanoux ci insegnano che la forza di un Paese sta nella sua capacità di integrare le diversità, di riconoscere e tutelare le specificità di ciascun territorio, affinché l'unità non annulli ma esalti le differenze", ha concluso il deputato valdostano, ricordando la grande lezione di questi due uomini che hanno lottato per la libertà, per la giustizia e per un’Italia che fosse veramente inclusiva e rispettosa delle sue diversità.

pi.mi.

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