CRONACA - 06 marzo 2025, 14:00

Arrampicata sportiva e tutela della fauna: un dialogo aperto tra guide alpine e ornitologi

Oggi, giovedì 6 marzo, presso la sede dell’Assessorato, si è tenuto un incontro fra l’Assessore Marco Carrel, i rappresentanti del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, il presidente dell’UVGAM e il dott. Massimo Bocca, per illustrare e condividere alcune semplici regole di comportamento nella frequentazione delle pareti rocciose.

L’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali comunica che oggi, giovedì 6 marzo, presso la sede dell’Assessorato, si è tenuto un incontro fra l’Assessore Marco Carrel, i rappresentanti del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, il presidente dell’UVGAM e il dott. Massimo Bocca, socio fondatore del Gruppo Piemontese Studi Ornitologi e membro della Société de la Flore Valdôtaine per illustrare e condividere alcune semplici regole di comportamento nella frequentazione delle pareti rocciose.

Negli ultimi anni la pratica dell'arrampicata sportiva outdoor ha registrato un sensibile incremento, con conseguente crescita di interesse nei confronti di siti naturali che finora non erano stati considerati, afferma l’Assessore Marco Carrel. Se da un lato l'attrezzatura di nuove aree dedicate alla pratica dell'arrampicata costituisce un'indubbia risorsa turistica per la nostra regione e per i professionisti della montagna che la promuovono, dall'altro è importante prestare attenzione al delicato equilibrio che si viene a creare tra uomo e natura. Per questo motivo ritengo sia necessario un momento di confronto che permetta di condividere qualche semplice regola di comportamento a tutela della fauna, senza però proibire la fruizione delle nostre falesie.”

È in quest'ottica che si è voluto redigere un documento chiaro finalizzato a informare e sensibilizzare tutti i fruitori, gli appassionati e i professionisti della montagna a un corretto utilizzo delle falesie che rappresentano non solo un’importante risorsa dal punto di vista turistico ma sono altresì luoghi di interesse naturalistico.

“E’ un primo grande passo di collaborazione fra enti per la tutela del territorio, in un ambito che interessa la popolazione che pratica l’arrampicata e l’escursionismo”, sottolinea il presidente dell’UVGAM, Ezio Marlier.

Sulla base di un censimento delle falesie di arrampicata inserite nelle aree più sensibili e dei dati faunistici disponibili, sono state individuate alcune aree specifiche da tutelare. L’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali ha comunque scelto di non proibire la frequentazione di queste falesie, bensì di restringerne il periodo di frequentazione al fine di consentire la nidificazione degli uccelli presenti in Valle d’Aosta, come ad esempio il gipeto, il gufo reale o il falco pellegrino, i quali utilizzano le pareti rocciose quali siti riproduttivi, di rifugio e di riposo.

“L’informazione e la sensibilizzazione sono fondamentali poiché spesso i frequentatori della montagna non sono consapevoli dei danni che potrebbero arrecare alla fauna presente sul territorio – afferma il dott. Massimo Bocca, socio fondatore del Gruppo Piemontese Studi Ornitologi. I semplici accorgimenti di frequentazione più consapevole delle falesie permettono di trovare un punto di incontro fra gli interessi di tutti.”

Tutti d'accordo, quindi, per una frequentazione consapevole e rispettosa delle pareti rocciose e un’adeguata sensibilizzazione degli arrampicatori, degli escursionisti e delle guide di montagna.

Nei prossimi mesi sono previsti incontri informativi sul territorio, che vedranno impegnati i vari attori locali: Guide Alpine, Accompagnatori di Media Montagna e Corpo Forestale della Valle d’Aosta.