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Piemonte NordOvest | 04 marzo 2025, 06:49

COLLE DELLA VITTONA

Colle della Vittona è un valico montano situato nelle Alpi Cozie, al confine tra Italia e Francia. Raggiungibile tramite sentieri impegnativi, offre panorami spettacolari e richiede un’escursione su terreni ripidi e franosi. Il colle è noto per la sua difficoltà di accesso, soprattutto dal versante francese, e per la bellezza del paesaggio circostante

Crepuscolo  in inverno verso il Colle della Vittona

Crepuscolo in inverno verso il Colle della Vittona

I francesi chiamano “Il Colle della Vittona” col de Nalbert. Il vero valico della depressione di 2579 m viene chiamato Col Villona, per motivi storici e geografici legati al “dopo guerra”. Il sentiero scavalca la cresta di confine non nel punto di massima depressione, ma leggermente più a nord, dove si trova il valico “tradizionale”, a quota 2592 m.
Dal rifugio Jervis, per raggiungerlo ci rifacciamo all'itinerario di “Gulliver”. Dopo aver attraversato Villanova, si segue la mulattiera che taglia i tornanti della strada, toccando il Forte Mirabuc e la cascata del Pis Urina. Si percorre il Pian dei Mort e, con l'ultimo strappo, si raggiunge il Rifugio Jervis, circondato da un anfiteatro di vette. Dislivello 510 m, quota partenza 1222 m, quota rifugio 1732 m, ore 2.
Dal rifugio, si percorre il Piano del Prà fino alla Partia d’Amunt (1750 m), dove la valle si restringe. Prendere la mulattiera sulla destra che costeggia un piccolo corso d’acqua, che conduce a un bivio a quota 1982 m. Da qui, una larga mulattiera militare porta al Colle della Vittona.
Il corso d’acqua segue gli escursionisti, che con cinque tornanti arrivano sotto una dorsale rocciosa, ben evitabile, attraversando più volte la sponda del torrentello a quota 2150 m circa. Da qui, il sentiero, in parte danneggiato, conduce a un intaglio con un torrione roccioso innominato.
Si attraversa poi un terreno franoso con salita, costeggiando una balza rocciosa, fino a un canale ben solcato da un sentiero che punta verso il colle. Il Colle della Vittona non è di facile accesso, soprattutto dal versante francese. Dal nostro versante obbliga a una lunga diagonale su pendii erbosi molto ripidi, da non percorrere con tempo incerto o dopo un temporale, data la presenza di serpentine scavate dai passaggi degli escursionisti, cancellate dalla neve e dalle frequenti valanghe.
Arrivati vicino a un rudere, posto a pochi passi dalla quota del valico (2592 m), occorre uno spostamento prudenziale per raggiungere lo spartiacque e il colle (2,30 h dal Rifugio Jervis, 3,45 h da Villanova).
Per scendere dal colle, procedere con prudenza su un terreno ripido e instabile, dosando bene l'equilibrio. Scendendo i primi sfasciumi, il sentiero s’insinua nel Vallone di Nalbert, attraversando un corso d’acqua e contornando il crestone che si stacca dalle Arbàncie (destra orografica). Si attraversa il torrente e si entra in una zona più tranquilla, caratterizzata da boschi di larici.
Si scende al Combal des Baroes, dove scorre un torrentello, fino a raggiungere la carrozzabile che porta all’abitato de l’Echalp (2 h dal valico). Qui si può pernottare e ristorarsi, per poi tornare il giorno successivo per lo stesso itinerario a Villanova, dove ci attende l’auto (dislivello in salita di soli 905 m e 5 h in totale).

RELAZIONE TECNICA: Cartografia: IGC Monviso n. 6 – 1: 50000 Nome dell’itinerario: Colle della Vittona Altezza massima raggiungibile: 2592 m Ore: 5,45 h/ 6 h al massimo, per compiere la traversata completa in un senso. Dislivello totale: 1367 m Difficoltà: Escursionisti esperti Materiale occorrente: Non ci stancheremo mai di dire che uno spezzone di corda con cordino e moschettone (se si sa come usarli) è sempre meglio averli con noi nello zaino. Accesso: Villanova, Rifugio Jervis Punti d’appoggio: Rifugio Jervis (1732 m) Località di partenza: Villanova (1225 m) Località di arrivo: L’Echalp (1687 m)

Lodovico Marchisio foto e testo

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