Consiglio Valle Comuni - 01 marzo 2025, 10:02

Riforma Elettorale: Un fallimento tra promesse infrante e opportunità perdute

RETE CIVICA VDA e EUROPA VERDE VDA sottolineano come, nonostante i buoni propositi, la legge sia stata approvata con una maggioranza esigua di soli 19 consiglieri, senza coinvolgere le forze di minoranza

La nuova legge elettorale proposta dall'UV e dal PD ha suscitato reazioni forti e critiche, e RETE CIVICA VDA e EUROPA VERDE VDA non sono rimaste in silenzio di fronte a quello che considerano un autentico disastro. La riforma, che avrebbe dovuto garantire una maggiore stabilità politica, è finita per essere un fallimento sotto ogni punto di vista, come hanno ribadito più volte i rappresentanti dei due partiti. In particolare, il presidente della prima commissione, Erik Lavevaz, ha ammesso candidamente che “non c'è stata nessuna riforma”. Un’ammissione che potrebbe sembrare persino troppo generosa, visto che quello che è stato varato si riduce a un espediente che non risolve nulla.

RETE CIVICA VDA e EUROPA VERDE VDA hanno denunciato la pochezza del risultato, a partire dal ritorno alle tre preferenze, che non solo non garantisce la parità di genere, ma offre addirittura la possibilità di votare solo uomini. Una vera e propria regressione, che fa apparire la legge come un passo indietro, piuttosto che un passo avanti verso una maggiore equità. “In un contesto dove la parità di genere dovrebbe essere un valore condiviso, una simile scelta è inaccettabile”, commentano i due partiti in una nota congiunta.

Il punto centrale della riforma, ovvero la stabilità di governo, è stato completamente cancellato. RETE CIVICA VDA e EUROPA VERDE VDA sottolineano come, nonostante i buoni propositi, la legge sia stata approvata con una maggioranza esigua di soli 19 consiglieri, senza coinvolgere le forze di minoranza. Una mancanza di consenso che dimostra la debolezza dell’intero processo. La necessità di un referendum confermativo, inoltre, bloccherà l’entrata in vigore della legge, che non sarà applicabile alle elezioni regionali del 2025. La promessa di una riforma che avrebbe dovuto cambiare le regole del gioco si è trasformata in un nulla di fatto, e le elezioni di settembre 2025 si terranno comunque con la preferenza unica.

Inoltre, RETE CIVICA VDA e EUROPA VERDE VDA non nascondono la loro delusione per i tempi persi: “Quattro anni per una legge che non è arrivata in tempo e che, quando è arrivata, non ha prodotto alcuna reale innovazione. È un’occasione sprecata”, dichiarano i due partiti. La riforma, infatti, è stata approvata fuori tempo massimo, un errore che compromette l'efficacia di qualsiasi cambiamento.

Alla fine, il giudizio è unanime. La legge elettorale proposta dall’UV e dal PD è un fallimento sotto ogni punto di vista. RETE CIVICA VDA e EUROPA VERDE VDA esprimono il loro disappunto e chiedono una vera riforma che vada a fondo, che metta al centro la stabilità di governo, il coinvolgimento di tutte le forze politiche e la parità di genere. La legge appena approvata, invece, sembra una scatola vuota, che lascerà il segno della sua inefficacia a lungo.

red/pol