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Vite in ascesa | 28 febbraio 2025, 06:50

Colle e Punta Autaret (traversata)

Il nome “Autaret”, derivato da "Altaretto", suggerisce che fosse già noto ai romani, forse per la presenza di altari dedicati a divinità come Ercole

A destra della Croce di vetta, il Colle Autaret

A destra della Croce di vetta, il Colle Autaret

Punta Autaret è una tipica montagna delle Alpi Graie, caratterizzata da una roccia di qualità mediocre. Il paesaggio che si sviluppa intorno è vario, e sebbene dal versante italiano la salita al Colle Autaret sia relativamente facile, il paesaggio cambia drasticamente da lì alla vetta. Da questo punto in avanti, l'ambiente appare austero e solitario, con un forte senso di isolamento che molti escursionisti cercano in montagna.

Il valico, che collega la Valle di Viù con la valle de “La Lombarde”, è stato utilizzato fin dall'antichità come passaggio per la posta a cavallo. Il nome “Autaret”, derivato da "Altaretto", suggerisce che fosse già noto ai romani, forse per la presenza di altari dedicati a divinità come Ercole. Alcuni storici ipotizzano che Annibale abbia attraversato questo valico durante la sua marcia verso l'Italia, ma non esistono prove concrete. Inoltre, nel 1575, il valico veniva controllato a causa della peste, per evitare la diffusione dell'epidemia.

Per salire alla vetta dal lago di Malciaussia, bisogna proseguire in auto fino a circa metà lago, dove si trova il parcheggio. Da lì si prende una mulattiera evidente che conduce verso il Pianoro dei "Lombardi", a circa un'ora di cammino. Proseguendo, si raggiungono i “Pis”, canali d’acqua che portano fino ai laghetti glaciali dell'Autaret, a 2985 metri. Da qui, si prosegue fino al colle, dove il percorso si unisce con il sentiero proveniente dal Colle di Spiol, con una durata complessiva di 4 ore e 30 minuti dalla partenza.

Dalla vetta della Grand'Uia, vista sul Rocciamelone   

Gli escursionisti che desiderano completare l'intero percorso fino ad Avérole devono considerare che la meta finale si trova lontano dal punto di partenza, a meno che non decidano di pernottare in uno dei rifugi lungo il cammino. Chi non intende percorrere l'intera traversata può, in alternativa, salire in circa 45 minuti sulla Punta Autaret (3332 m), seguendo la Cresta Sud-Ovest, che non presenta particolari difficoltà. La discesa dalla vetta fino al colle dura circa 30 minuti.

Dal colle, si scende lungo il vallone sul lato destro del “Ruisseau de la Lombarde”, un tratto che diventa pianeggiante prima di raggiungere la solitaria Cabane des Bergers (2431 m). Da qui si prosegue con una discesa che porta al Refuge D'Avérole (2210 m), dove il sentiero serpeggia fino a un ponte che attraversa il torrente. Il tempo di discesa dal colle fino al rifugio è di circa 3 ore. Chi sale da Avérole, invece, impiegherà circa 4 ore per arrivare al colle.

Dal rifugio, è possibile proseguire sulla strada interdetta al traffico che conduce al Plan du Pré e scendere fino ad Avérole in circa 40 minuti, per un totale di 3 ore e 40 minuti di discesa dal colle. Chi sale da questo versante impiegherà circa 4 ore e 30 minuti per raggiungere il colle Autaret.

NOTA TECNICA:
Nome dell’itinerario: Colle e Punta Autaret (traversata)

Altezza massima raggiungibile: 3270 m

Tipo di percorso: Traversata escursionistica con digressione alla cima (EE).

Ore: 8 h totali (+ 1,30 A.R. per la digressione alla vetta).

Dislivello totale: 1421 m in salita, 1021 m in discesa (calcolare 261 m di dislivello in più se si decide per la facile e vicina digressione alla Punta Autaret).

Difficoltà: E con un tratto EE

Materiale occorrente: da Trekking (senza neve residua)

Accesso: Valli di Lanzo, Viù, Lemie, Usseglio, Margone, Lago di Malciaussia. Parcheggio tra il Lago e Pietramorta.

Punti d’appoggio: Rifugio Albergo Vulpot (1815 m) o Refuge D’Avérole (2229 m).

Località di partenza: Lago di Malciaussia

Località di arrivo: Avérole

Cartografia: IGC Valli di Lanzo e Moncenisio n. 2 – 1:50000

Giovani camosci presso il pianoro dei Lombardi

Lodovico Marchisio

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