/ CRONACA

CRONACA | 27 febbraio 2025, 09:28

Liti condominiali: Il parere di Federconsumatori

Una lettrice ci ha posto un quesito che abbiamo girato ad un esperto

Liti condominiali: Il parere di Federconsumatori

Il quesito: Nel giardino condominiale privato in comodato d'uso esclusivo davanti al pianterreno  dove risiedo dal 1986, è cresciuta spontaneamente una bellissima palma. Simile a moltissime altre palme nate in altri giardini adiacenti. Ha una decina d'anni. Ora la signora del piano di sopra, ne reclama l'abbattimento perché sostiene che le toglie il sole.

In realtà, I nostri alloggi non prendono il sole dalla nascita, per la loro posizione geografica. Il condominio non si pronuncia. Per quieto vivere, suppongo. La grana è tra privati. E' una richiesta legittima? O un dispetto classico ?Cerco una risposta super partes nel pieno rispetto di ciascuno, palma compresa.

La risposta dell'esperto

Buongiorno, le rispondo in merito alla sua domanda riguardante la palma cresciuta nel giardino comune. Non conoscendo il regolamento condominiale, posso dirle che per abbattere la pianta è necessario un consenso dell’assemblea condominiale o, comunque, il benestare dell’amministratore. Il fatto che la signora non riceva il sole non pregiudica il godimento del giardino, quindi non necessita di un intervento privato da svolgersi con urgenza.

Art. 1117 Parti comuni dell’edificio
Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari delle singole unità immobiliari dell’edificio, anche se aventi diritto a godimento periodico e se non risulta il contrario dal titolo:

  1. Tutte  parti dell’edificio necessarie all’uso comune, come il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i pilastri e le travi portanti, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni di ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili e le facciate;
  2. Le aree destinate a parcheggio, nonché i locali per i servizi in comune, come la portineria, incluso l’alloggio del portiere, la lavanderia, gli stenditoi e i sottotetti destinati, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all’uso comune;
  3. Le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere destinati all’uso comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli impianti idrici fognari, i sistemi centralizzati di distribuzione e di trasmissione per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento e il condizionamento dell’aria, per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino al punto di diramazione ai locali di proprietà individuale dei singoli condomini, ovvero, in caso di impianti unitari, fino al punto di utenza, salvo quanto disposto dalle normative di settore in materia di reti pubbliche.

Ci tengo a precisare che la cosa migliore sia parlarne con l'amministratore e cercare un accordo per evitare discussioni e litigi tra privati.

CONSIDERAZIONE

La situazione descritta  presenta diversi aspetti da considerare, sia dal punto di vista legale che conviviale. Ecco una considerazione  imparziale che rispetta le posizioni di entrambe le parti:

La richiesta della signora del piano di sopra, purtroppo, non sembra avere una base legale solida, se la palma è situata nel giardino condominiale a lei riservato in comodato d'uso esclusivo. In generale, il diritto di utilizzare una proprietà privata in comodato d'uso esclusivo consente al beneficiario di disporne, purché non violi i diritti degli altri condomini o dei vicini.

Tuttavia, la situazione si complica quando si tratta dell'impatto di un elemento naturale come una pianta, che potrebbe influire sulle condizioni di vita di un altro inquilino. Se la palma cresce in modo tale da intralciare il diritto della signora a godere della sua proprietà, come potrebbe accadere se l'ombra della pianta ostacola l'accesso alla luce naturale (anche se la tua osservazione sulla posizione geografica degli appartamenti è valida), potrebbe esserci un terreno per una discussione tra i due.

In assenza di una regolamentazione condominiale chiara sul tema (come una norma che disciplini **l'**altezza delle piante o la gestione degli spazi verdi), la questione potrebbe essere vista più come un conflitto di vicinato. La soluzione ottimale sarebbe trovare un compromesso che consenta alla palma di rimanere, magari con una potatura per limitarne l'ombra, in modo da risolvere il disguido senza dover ricorrere a soluzioni drastiche come l'abbattimento.

Se il condominio non si pronuncia, potrebbe essere utile avviare un dialogo tra le due parti per trovare un accordo che soddisfi entrambe le esigenze, nel rispetto della convivenza e delle leggi locali, senza dover necessariamente arrivare a misure drastiche come l'abbattimento della palma.

In conclusione, la richiesta della signora non sembra essere del tutto legittima dal punto di vista legale, ma potrebbe essere motivata da un disagio che merita attenzione. Una soluzione che contempli il rispetto reciproco e l'intervento di mediazione potrebbe essere il miglior percorso per risolvere il conflitto. Ricordando che la Palma è un albero della pace e della festa

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore