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ECONOMIA | 25 febbraio 2025, 08:00

Il Casinò de la Vallée: Bilancio e prospettive future tra opportunità e sfide critiche

La possibilità che il Casinò de la Vallée continui a garantire un bilancio equilibrato senza l’introduzione di nuove risorse o cambiamenti significativi nella struttura fiscale appare difficile da sostenere nel lungo periodo

Rodolfo Buat, Au della Casino de la Vallée Spa

Rodolfo Buat, Au della Casino de la Vallée Spa

Il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, recentemente uscito dalla sua lunga e complessa procedura di concordato, presenta una situazione finanziaria migliorata, con un bilancio che evidenzia utili importanti, circa 15 milioni di euro nel 2023, e una liquidità che sfiora i 50 milioni di euro. A prima vista, i numeri sembrano positivi, segnalando una ripresa che molti avevano considerato incerta fino a qualche tempo fa. Tuttavia, è necessario fermarsi a riflettere su un aspetto fondamentale: questa apparente stabilità è davvero duratura o si tratta di una fase transitoria, legata a una serie di fattori contingenti che potrebbero non essere sostenibili nel lungo periodo?

L'amministratore unico Rodolfo Buat, nel tracciare il bilancio dell'azienda con un'intervista ad un quotidiano specializzato, ha sottolineato come il Casinò de la Vallée abbia recuperato la sua competitività, sia nel settore del gioco che in quello alberghiero, ma al di là di questi successi, sorgono questioni che vanno ben oltre la semplice contabilità. È indubbio che la fase di concordato abbia consentito al casinò di risanare gran parte della propria situazione finanziaria, ma ora la vera sfida sarà quella di mantenere questa posizione di recupero, in un contesto che sta rapidamente cambiando.

A partire dalle difficoltà economiche globali, che potrebbero influenzare negativamente i ricavi del casinò, fino ad arrivare alle problematiche interne legate a una regolamentazione sempre più restrittiva. La decisione di Buat di prevedere nel piano industriale un possibile e prudenziale calo dei ricavi non è da considerarsi un allarmismo, ma piuttosto un dato realistico che deve far riflettere. La continua evoluzione della normativa, in particolare il divieto di pubblicità sui casinò, rappresenta una delle principali criticità da affrontare. Se, infatti, il marketing e la promozione sono sempre stati strumenti vitali per attrarre e mantenere la clientela, oggi questi sono fortemente limitati dalle norme, mettendo a dura prova la capacità di comunicazione del Casinò de la Vallée e le sue politiche di acquisizione e fidelizzazione dei clienti.

L’aspetto che potrebbe rivelarsi più problematico, però, riguarda il piano di sviluppo futuro, che Buat ha definito con attenzione e prudenza. Investire nello sviluppo è essenziale per mantenere competitività, ma farlo in un mercato già saturo e incerto implica un rischio imprenditoriale non indifferente. Se da un lato gli investimenti in impianti e strutture sono considerati necessari per il mantenimento delle infrastrutture, dall'altro non si può ignorare che l’equilibrio economico dell'azienda potrebbe essere minato da un rallentamento globale dei consumi e dalle potenziali difficoltà economiche legate alla crescente inflazione e a una diminuzione della spesa dei consumatori. L’azienda, dunque, si trova a dover operare in un contesto che, se da una parte promette un'ulteriore crescita, dall'altra potrebbe richiedere un adattamento rapido e mirato per non incorrere nuovamente in difficoltà.

Un altro punto critico è legato al futuro gestionale del Casinò. La Regione Valle d'Aosta, proprietaria della struttura, sta valutando l'ipotesi di affidare la gestione a un terzo attraverso una gara. Sebbene tale opzione possa sembrare una soluzione in grado di portare risorse fresche, competenze manageriali e un potenziale ampliamento della clientela, la decisione comporta non poche problematiche. In primo luogo, il coinvolgimento di un soggetto esterno solleva la questione della continuità del controllo pubblico, un tema che non può essere trascurato. La gestione di un casinò, soprattutto di uno così radicato sul territorio e legato alle risorse pubbliche, deve mantenere una vigilanza diretta, per evitare che decisioni unilaterali possano compromettere gli equilibri economici e occupazionali esistenti. La protezione dei posti di lavoro e la salvaguardia del ruolo pubblico di supervisione sono aspetti fondamentali per un processo che si vuole portare avanti senza compromettere i valori a lungo termine dell'azienda.

Inoltre, la preoccupazione per la stabilità occupazionale non è solo un tema legato alla gestione esterna, ma riguarda anche il destino dei lavoratori, che hanno vissuto un periodo di grande incertezza. La gestione concordataria ha richiesto sacrifici e cambiamenti, ma ha anche offerto un'opportunità per dare nuovo slancio alla società, come nel caso degli investimenti nell'alberghiero e nel Grand Hôtel Billia, che ha contribuito a garantire un flusso di ricavi costante, ma il timore che i dipendenti possano trovarsi a dover affrontare nuove difficoltà in seguito a cambiamenti nella gestione è reale.

In merito al lato fiscale, la gestione del Casinò deve affrontare un'altra sfida non indifferente. La Regione Valle d’Aosta, come concedente, riceve il 10% sui proventi, ma questo non basta a coprire tutte le necessità finanziarie della struttura. Infatti, le imposte sui giochi e le difficoltà derivanti da accantonamenti come il jackpot delle slot pongono interrogativi su quanto l’azienda possa veramente generare in termini di utile a fronte delle imposte e dei costi operativi. Il risultato, sebbene positivo, potrebbe non essere sufficiente per garantire una crescita stabile e sicura, soprattutto in un contesto economico che si fa sempre più fragile. La possibilità che il Casinò de la Vallée continui a garantire un bilancio equilibrato senza l’introduzione di nuove risorse o cambiamenti significativi nella struttura fiscale appare difficile da sostenere nel lungo periodo.

Alla luce di questi fattori, è lecito chiedersi se la strada che il Casinò de la Vallée sta percorrendo sia davvero quella giusta per superare le sfide future. Le aspettative di un 2024 e di un quinquennio 2025-2029 prosperi e proficui sono plausibili, ma vanno accompagnate da un piano di sviluppo ancora più ambizioso e, soprattutto, da una gestione che sappia rispondere tempestivamente a un mercato in continua evoluzione.

Se il Casinò vuole mantenere e ampliare la propria posizione, dovrà affrontare sfide significative legate sia alla gestione interna che alle dinamiche esterne, in particolare in un contesto normativo sempre più restrittivo. La prudenza e la cautela mostrate fino ad oggi sono state opportune, ma per il futuro si dovrà fare di più: investimenti, innovazione e una capacità di rispondere alle sfide con rapidità e efficacia saranno determinanti per garantire che l’azienda non solo sopravviva, ma che possa prosperare anche negli anni a venire.

pi.mi.

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