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CRONACA | 25 febbraio 2025, 10:32

Morosità condominiale, indagine fra gli amministratori: aumenterà di almeno il 20% nei prossimi mesi

Per il 72,97% degli associati che hanno risposto all’indagine, nei prossimi mesi il ritardo nei pagamenti degli oneri condominiali avrà un forte impatto sul loro lavoro e sugli stessi condòmini

Morosità condominiale, indagine fra gli amministratori: aumenterà di almeno il 20% nei prossimi mesi

La morosità condominiale aumenterà di almeno il 20% nei prossimi mesi. La ragione principale di questa crescita saranno le difficoltà economiche. È la previsione che fanno gli associati di Anammi, l’Associazione Nazional-europea degli Amministratori d’Immobili, sulla base di un sondaggio interno che ha coinvolto i suoi oltre 13mila iscritti. Il fenomeno della morosità condominiale non è una novità, ma negli ultimi anni, in coincidenza con i momenti economici più difficili, come nel 2022 per via dei rincari energetici, ha vissuto picchi significativi. E ora “la morosità condominiale rialza la testa”, dicono da Anammi, “e rende più difficile la gestione dell’attività quotidiana”.

Per il 72,97% degli associati che hanno risposto all’indagine, nei prossimi mesi il ritardo nei pagamenti degli oneri condominiali avrà un forte impatto sul loro lavoro e sugli stessi condòmini. La previsione che fanno è che la morosità condominiale aumenterà del 20%: è questa l’opinione di oltre sei intervistati su dieci. «Non è un dato da poco, il problema del versamento rimandato a oltranza è molto comune».

Per il 15,12% andrà peggio, con una crescita del 70%, mentre per il 12% la percentuale raddoppierà. Per gli intervistati, la ragione principale dell’aumento è da ricercarsi nelle difficoltà economiche dei condòmini (38,8%). Tuttavia, a poca distanza (36%), gli associati segnalano lo scarso rispetto delle regole, una tendenza che riguarda la morosità così come le liti di condominio. Il 25% degli intervistati fa invece riferimento a una incapacità di gestione delle proprie finanze.

La conseguenza più evidente è che per il professionista la gestione delle spese diventerà molto complessa (66,50%). «È logico che chi onora gli impegni economici si dimostri poco disponibile a comprendere le ragioni di chi non paga», spiegano, «mandando in rovina, letteralmente, il condominio. L’amministratore si trova così a lavorare in un contesto ‘avvelenato’, perché la morosità incide negativamente sull’ecosistema condominiale».

Basti pensare che la dilazione dei pagamenti provoca l’impossibilità di proseguire i lavori condominiali già in corso (13,37%), il mancato versamento del compenso al professionista (11,05%), e ovviamente il peggioramento dei rapporti tra vicini.

Bruno Albertinelli

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