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CRONACA | 23 febbraio 2025, 13:14

Avcu propone la realizzazione di centro di cremazione per animali da affezione in Valle d'Aosta

Il legame tra uomo e animale è sempre più stretto, e molti proprietari considerano il distacco da un animale domestico come un vero e proprio lutto

foto repertorio

foto repertorio

Nell'ambito della crescente attenzione verso i diritti degli animali e il rispetto per il legame che si instaura tra essi e i loro proprietari, l'Avcu - Association valdôtaine des consommateurs et des usagers, presieduta da Rosina Rosset, ha recentemente sollevato una proposta che merita una riflessione approfondita: la realizzazione di un centro di cremazione per piccoli animali d'affezione in Valle d'Aosta.

Un'iniziativa che, seppur nata come una delle tante promesse politiche che rischiano di diventare cicliche e dimenticate, rappresenta una vera e propria occasione di progresso e civiltà, tanto per la nostra regione quanto per il rispetto che merita il legame che tanti valdostani condividono con i propri animali.

Direttivo Avcu

"È un segno di civiltà, di rispetto per quegli amici a quattro zampe che, per tanti, sono più che semplici animali. Sono membri della famiglia", sottolinea Ettore Vuillermoz, membro del consiglio direttivo dell'Avcu. L’associazione dei consumatori, presieduta da Rosina Rosset, ha da sempre promosso l’ascolto e la tutela delle esigenze della comunità, e oggi si fa portavoce di un tema che, purtroppo, non è stato ancora affrontato con la dovuta serietà dalle istituzioni locali.

La proposta riguarda la creazione di un forno crematorio regionale che serva a dare un'adeguata sepoltura agli animali d'affezione, una questione che da tempo è sulla bocca di molti, ma che non ha mai visto una vera concretizzazione. "Abbiamo visto come le promesse politiche si susseguano come le stagioni, cicliche e spesso effimere. Eppure, bastano pochi passi per risolvere una problematica che, per molti, è diventata un peso", aggiunge Vuillermoz.

Non si tratta, però, di un'iniziativa marginale. Il legame tra uomo e animale è sempre più stretto, e molti proprietari considerano il distacco da un animale domestico come un vero e proprio lutto. "In un'epoca in cui il rapporto tra animali da affezione e sapiens è sempre più simbiotico, il momento del distacco è fonte di un grande dolore. Non possiamo più considerare il nostro amico a quattro zampe come un rifiuto, ma come un essere che merita rispetto anche dopo la morte", spiega il consigliere.

Questo problema si trascina ormai da anni e rappresenta una mancanza nella nostra regione. È sorprendente come, tra tutti i comuni valdostani, non si riesca a trovare uno spazio per realizzare un inceneritore destinato agli animali da compagnia. Un investimento che, secondo le stime dell'Avcu, avrebbe un costo contenuto: tra i 100.000 e i 150.000 euro, un impegno che potrebbe essere tranquillamente affrontato dalla Regione e dai comuni stessi. "Se il problema è solo economico, siamo certi che una sottoscrizione popolare sarebbe sufficiente a sollevare la politica regionale da qualsiasi alibi", afferma Vuillermoz.

D’altronde, se guardiamo a quanto accade in altre regioni italiane, è evidente che la possibilità di cremare il proprio animale è una realtà consolidata. In molte città, sono già attivi centri di cremazione che garantiscono ai proprietari di poter mantenere un legame fisico con il proprio animale anche dopo la morte, senza dover ricorrere a soluzioni non rispettose. Un segno tangibile di attenzione al benessere emotivo delle persone e al rispetto per gli animali.

"Perché non possiamo anche noi, in Valle d'Aosta, fare un piccolo passo verso la civiltà? Perché non possiamo essere all’altezza di altre realtà italiane che già hanno dimostrato sensibilità e capacità nell’affrontare questa necessità?", si chiede Vuillermoz (nella foto).

Tuttavia, c’è ancora una lunga strada da percorrere. La politica valdostana sembra ancora poco incline a investire in questo tipo di iniziative, forse per una percezione errata che il problema non sia di grande rilevanza. Ma l’Avcu, forte della sua missione a favore dei consumatori, non intende abbassare la guardia.

In conclusione, la proposta avanzata non è solo una richiesta per un'infrastruttura, ma un appello alla responsabilità sociale e al rispetto che dovremmo mostrare nei confronti degli animali che tanto ci danno. Un progetto che, se realizzato, rappresenterebbe un passo avanti per tutta la comunità valdostana, un segno di civiltà che non può più essere ignorato.

pi/red

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