CULTURA - 22 febbraio 2025, 20:00

Viaggi dentro e fuori: La poesia del ricordo e la lotta per i diritti

Maria Grazia Vacchina, figura di spicco nel panorama culturale e sociale valdostano, è stata ospite del Rotary Club Courmayeur-Valdigne, dove ha condiviso la sua visione del mondo e della difesa dei diritti. Il suo impegno, che spazia dalla tutela dei cittadini alla promozione della francofonia, si intreccia con la sua passione per la scrittura, come testimonia il suo libro "Viaggi dentro e fuori". Un incontro che ha toccato temi di grande attualità, in un dialogo tra cultura, impegno sociale e visione globale.

Maria Grazia Vacchina con il presidente del Club Andrea Succi

Maria Grazia Vacchina, figura di spicco nell’impegno sociale e culturale, è stata recentemente ospite del Rotary Club Courmayeur-Valdigne, dove ha avuto modo di presentarsi non solo come autrice, ma anche come testimone di una lunga carriera al servizio dei diritti civili e dell’inclusione. Il suo intervento ha suscitato l’interesse dei rotariani, che si sono mostrati particolarmente attratti dalla sua esperienza professionale, che spazia dai viaggi di lavoro internazionali al ruolo fondamentale ricoperto come Ombudsman, una figura di grande valore e attualità nella difesa dei diritti dei cittadini. Non si è trattato, però, di una presentazione del suo libro "Viaggi dentro e fuori. Poesia del ricordo di un difensore dei cittadini", ma di un’occasione di riflessione sulla vita, sul senso della memoria, e sul suo impegno costante a favore delle persone più fragili e vulnerabili.

Maria Grazia Vacchina ha sempre sostenuto che i suoi libri si presentano da soli, lasciando che le parole parlino per lei e compiano il loro cammino, spesso senza cercare alcun tipo di riconoscimento, ma facendosi spazio attraverso il messaggio che veicolano. Un’unica eccezione sono state due raccolte poetiche, ideate per raccogliere fondi a scopo benefico. In questo contesto, la sua partecipazione al Rotary Club ha avuto una doppia valenza: un momento di riflessione sulla sua vita, ma anche un’opportunità per ricordare quanto il suo impegno per gli altri abbia sempre guidato la sua esistenza, ben al di là della mera scrittura.

Le due prefazioni al suo libro - Rina Gambini e Luigi Pumpo - forniscono una chiave interpretativa della sua opera e della sua persona, restituendo il quadro di una donna che ha saputo combinare l’attività professionale, la passione per la letteratura e la forte vocazione al servizio degli altri. Nel testo, infatti, vacchina racconta i suoi viaggi e le sue esperienze, trasformando la scrittura in un mezzo per elevare l’animo umano e per raccontare, con toni intensi e sinceri, la varietà di incontri e emozioni che ha vissuto nel corso della sua carriera. L'incontro con culture diverse, la conoscenza di luoghi lontani, ma anche la scoperta della sofferenza e delle ingiustizie, sono i temi che pervadono il suo racconto, sempre con uno sguardo che, pur rivolto al mondo esterno, rimane saldo in un’interiorità ricca di empatia e dedizione verso il prossimo.

Le parole di Maria Grazia Vacchina non sono mai banali. Si può dire che tutto ciò che ha scritto, che sia un saggio, un romanzo, una poesia o un articolo, sia sempre stato il frutto di una ricerca profonda e costante, una ricerca che ora si compie in "Viaggi dentro e fuori", un libro che raccoglie la sintesi della sua esperienza esistenziale e professionale. La scrittura diventa qui uno strumento per meditare sulla vita, sulle scelte fatte e su quelle non fatte, sull’amore che si dà e su quello che si riceve. La memoria, il ricordo di volti e persone, di luoghi visitati e di esperienze condivise, diventa così il filo conduttore di un racconto che si fa poesia del vissuto, capace di emozionare e far riflettere.

Il messaggio che emerge da quest’opera è chiaro: non si tratta solo di raccontare, ma di fare in modo che ciò che è stato vissuto possa lasciare un segno profondo. Le immagini che accompagnano il libro sono un altro importante elemento di questo cammino: fotografie che non sono semplicemente immagini, ma vere e proprie metafore della vita, della sua bellezza, della sua complessità, del dolore e della speranza che si incontrano ogni giorno.

L’opera di Maria Grazia Vacchina, quindi, non è solo un viaggio attraverso i luoghi fisici del mondo, ma anche e soprattutto un viaggio attraverso le pieghe dell’anima. Ogni parola, ogni immagine, ogni racconto è una tessera di un mosaico che si compone con il tempo, attraverso l’esperienza, la riflessione e l’impegno.

Un altro aspetto che emerge forte dalla sua biografia è il suo incessante impegno nel sociale e nel culturale. Nel corso degli anni ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo, sia in ambito accademico che istituzionale, e ha contribuito in modo significativo al dibattito sui diritti umani e sulla difesa delle libertà fondamentali. Dai suoi studi giuridici e letterari alla sua carriera come Sovrintendente agli Studi della Valle d'Aosta, fino al suo ruolo internazionale come Presidente dell’Associazione dei Difensori civici di lingua francese, Maria Grazia Vacchina ha sempre cercato di fare della cultura e dei diritti umani una sua missione, tanto nella teoria quanto nella pratica.

Questa continua ricerca del senso della vita e della giustizia sociale si riflette in ogni pagina scritta, in ogni intervento pubblico, in ogni iniziativa a cui ha dato il suo contributo. E proprio per questo la sua figura è così importante: non è solo quella di una scrittrice, ma quella di una donna che ha fatto della sua vita un’opera costante di difesa dei più deboli, un viaggio che, come lei stessa scrive, è fatto di ricordi, di esperienze e di incontri che lasciano un segno indelebile nella vita degli altri.

L’incontro con il Rotary Club Courmayeur-Valdigne è stato un’occasione per riconoscere, ancora una volta, il valore della sua figura, una donna che non ha mai smesso di lottare per un mondo migliore, senza mai rinunciare alla sua essenza di poetessa, di difensore dei diritti e di amante della bellezza che può essere trovata nelle piccole cose della vita.

"La serata con Maria Grazia Vacchina - come ha evidenziato il Presidente del Rotary Andrea Succi - ha enfatizzato l'importanza di trovare la forza interiore per aiutare gli altri, pur avendo sogni e aspirazioni iniziali differenti". Infatti la sua esperienza dimostra come la dedizione al bene comune possa trasformare il nostro percorso di vita, spingendoci a servire l’umanità con passione e integrità.

Succi ha poi sottolineato che "la serata si è svolta nella consueta atmosfera di convivialità del nostro club, ma arricchita dalla profondità umana e dall'impegno civico della prof.ssa Vacchina. Le sue parole hanno toccato e scaldato i cuori di tutti noi, ispirandoci a continuare a lavorare per il bene della comunità e a perseguire ideali di giustizia e solidarietà".

 

pi.mi.