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Consiglio Valle Comuni | 21 febbraio 2025, 20:01

Rendere permanente la libera professione sanitaria: l'obiettivo dell'ordine del giorno di Manes per un sistema sanitario più forte e accessibile

All’indomani della Giornata Nazionale delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie, celebrata il 20 febbraio, il deputato Franco Manes ha messo in evidenza l'importanza del lavoro svolto, in maniera trasversale, per il riconoscimento delle professioni sanitarie e il rafforzamento del sistema sanitario nazionale

Franco Manes

Franco Manes

Durante l’approvazione del decreto Milleproroghe alla Camera, mercoledì 19 febbraio, è stato approvato un ordine del giorno a sua prima firma, che mira a superare il limite temporale attualmente previsto per l’esercizio della libera professione extramoenia da parte degli operatori sanitari. Questo impegno nasce da una lunga riflessione su come poter migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, anche attraverso il sostegno alla professione sanitaria privata.

L'ordine del giorno approvato impegna il Governo a valutare la possibilità di rendere effettiva e duratura la possibilità per il personale sanitario di esercitare la libera professione extramoenia. Attualmente, questa possibilità è concessa solo fino al 31 dicembre 2025, ma secondo Manes, questa scadenza potrebbe limitare notevolmente gli effetti positivi della misura. "Rendere permanente questa possibilità è fondamentale per garantire un sistema sanitario più efficiente e per soddisfare la crescente domanda di prestazioni sanitarie", afferma il deputato, che considera questo uno degli aspetti cruciali per il benessere dei cittadini. Garantire la continuità di questo servizio rappresenta un’opportunità per il sistema sanitario, in un momento in cui la carenza di medici e operatori sanitari è un problema concreto. Mantenere la libera professione extramoenia consentirebbe di ampliare l’offerta sanitaria, ridurre le liste d’attesa e rafforzare l’assistenza sul territorio, rendendo il sistema sanitario più dinamico e in grado di rispondere in maniera tempestiva alle esigenze della popolazione.

Non solo la libera professione extramoenia, ma anche altre tematiche importanti sono al centro dell’attività legislativa del deputato Franco Manes. Già nel dicembre 2024, durante l’approvazione della legge di bilancio, erano stati approvati altri due ordini del giorno che affrontano aspetti cruciali per il settore sanitario. Il primo, approvato nella seduta del 20 dicembre 2024, chiedeva l’inserimento delle professioni sanitarie tra le categorie di lavori gravosi e usuranti. "Le condizioni di lavoro dei professionisti della sanità sono spesso caratterizzate da turni massacranti, esposizione a rischi biologici e stress psicofisico. Riconoscere queste professioni tra i lavori gravosi e usuranti significa dare un segnale concreto di attenzione a chi opera ogni giorno per la salute dei cittadini", afferma Manes. La sua proposta punta a tutelare meglio i lavoratori del settore, garantendo loro una previdenza più adeguata e riconoscendo ufficialmente la fatica e i rischi legati alla professione sanitaria.

Questo ordine del giorno si inserisce in un percorso avviato a luglio 2024, con l'obiettivo di rafforzare la figura professionale degli OSS. Manes ha infatti avviato una serie di iniziative a favore degli operatori sociosanitari, una categoria troppo spesso trascurata ma fondamentale nel garantire l’assistenza sul territorio. "Rendere più stabile e sicuro il lavoro degli OSS non solo è giusto, ma è anche necessario per il buon funzionamento del sistema sanitario", afferma il deputato.

Il secondo ordine del giorno, approvato a dicembre, riguarda la valutazione degli effetti applicativi della normativa sul monitoraggio della spesa sanitaria. Manes ha chiesto e fatto approvare al Governo di garantire che le peculiarità della Regione Autonoma Valle d’Aosta e delle Province Autonome di Trento e Bolzano fossero rispettate, evitando l’applicazione di meccanismi di controllo standardizzati che non tengano conto delle specificità di questi territori. "È fondamentale che il sistema di monitoraggio della spesa sanitaria tenga conto delle realtà locali, evitando regole uniformi che potrebbero penalizzare modelli di gestione sanitaria che funzionano e garantiscono alti standard di assistenza", ha sottolineato Manes. Questo aspetto è particolarmente importante per la Valle d'Aosta, che presenta caratteristiche demografiche e geografiche peculiari, che necessitano di una gestione sanitaria mirata.

Non solo, in Aula, Manes ha sollecitato anche l’adozione di misure per contrastare i sempre più numerosi atti di violenza contro medici, sanitari e operatori. Gli episodi di aggressione nei confronti degli operatori sanitari sono in aumento, e il deputato valdostano ha ritenuto urgente intervenire per tutelare chi lavora nel sistema sanitario, ogni giorno, per il bene della collettività. "L’iniziativa che abbiamo intrapreso ha portato all’emanazione di provvedimenti specifici da parte del Governo", spiega Manes, che evidenzia come l'adozione di misure preventive possa ridurre il rischio di aggressioni e migliorare la sicurezza dei lavoratori del settore.

A seguito della Giornata Nazionale delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie, il ruolo di questi professionisti nel garantire la salute dei cittadini continua a essere oggetto di attenzione. In questo contesto, Manes ha assicurato che continuerà a monitorare da vicino le politiche sanitarie del Governo, per fare in modo che gli impegni assunti siano realmente attuati. "Continueremo a vigilare come componente minoranze linguistiche affinché gli impegni assunti dal Governo tramite le iniziative parlamentari intraprese si concretizzino", ha concluso Manes, ribadendo il suo impegno costante nel miglioramento delle condizioni sanitarie, soprattutto nelle zone montane e meno servite.

Infine, come già accaduto con la legge di bilancio, che ha previsto una misura per sostenere le rievocazioni storiche e i carnevali storici, Manes si augura che anche in ambito sanitario le promesse del Governo vengano tradotte in azioni concrete. La sua visione a lungo termine include non solo il miglioramento delle politiche sanitarie a livello nazionale, ma anche il riconoscimento delle peculiarità locali, per garantire un sistema sanitario che funzioni per tutti, senza distinzioni geografiche o demografiche. "Il nostro obiettivo è un sistema sanitario inclusivo, che sappia rispondere alle sfide della modernità e delle necessità locali, senza dimenticare mai il valore di chi ogni giorno lavora per la salute dei cittadini". Il deputato continua a lavorare con determinazione affinché le promesse fatte vengano tradotte in fatti concreti, per il bene della collettività.

pi.mi.

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