Il Comitato europeo della Regioni, cui partecipa come membro effettivo l’Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, ha eletto oggi alla carica di Presidente Kata Tüttő membro del Consiglio comunale di Budapest e componente del gruppo del Partito dei Socialisti Europei (PSE).
“Ho avuto modo di conoscere Kata Tüttő lo scorso anno nel corso della sua partecipazione, in Valle d’Aosta, alla riunione della Commissione ENVE – ha dichiarato l’Assessore Caveri. Oggi mi sono congratulato con lei di persona, ricordando la sua visita nella nostra regione e il sopralluogo agli impianti idroelettrici della CVA. Il dossier delle concessioni idroelettriche sarà infatti uno dei temi di cui si dovrà occupare il nuovo Comitato delle Regioni”.
“Penso che sia importante avere un Presidente che milita nel campo democratico dell’Ungheria, - ha aggiunto Caveri - tenuto conto che uno degli elementi deboli di quel Paese è la sua vicinanza alle posizioni filo russe. Il tema della Difesa comune europea, che è stato evocato anche dal Presidente del Consiglio europeo Costa, è un tema significativo in questo momento per il futuro dell’Ucraina e dell’Europa. Sono temi apparentemente enormi rispetto alla piccola Valle d’Aosta ma non bisogna dimenticare che la nostra politica regionale si inserisce in un contesto generale che va interpretato”.
Nel pomeriggio, l’Assessore Caveri è intervenuto nel dibattito sulla Politica di sviluppo regionale dell'UE aperta dal Vice Presidente della Commissione Raffaele Fitto. “Pur essendo difficile trattare argomenti in un periodo geopolitico così difficile per l’Unione europea - ha sottolineato l’Assessore Caveri - è comunque necessario guardare avanti cercando di immaginare una prospettiva di sviluppo per le Regioni europee”.
Quanto al futuro dei fondi europei per la coesione, Caveri ha evidenziato che “bisogna evitare che ci sia per queste politiche una centralizzazione da parte degli Stati, riducendo il ruolo delle Regioni”. In questo quadro, l’Assessore ha sottolineato “la necessità che si trovi una soluzione per i progetti strategici del PNRR che rischiano di non essere completati entro la metà del 2026”.
In merito a questo terzo tema, Caveri ha segnalato la questione del futuro del settore idroelettrico in Europa: ricordando “i rischi delle gare previste nell’accordo sul PNRR, che violerebbe la logica della sovranità energetica. Quanto alle politiche in favore delle montagne e delle popolazioni che le abitano - ha concluso Caveri - serve una direttiva europea che chiarisca la perimetrazione dei territori”.