CRONACA - 20 febbraio 2025, 13:40

Una nuova speranza per i genitori: accesso libero a entrambi al reparto di pediatria

Modifica delle procedure di accesso dei genitori al reparto di pediatria: una decisione dopo la petizione di un genitore

La decisione di aggiornare il regolamento tiene conto delle richieste avanzate, nonché delle necessità di garantire al contempo la sicurezza dei piccoli pazienti e l’efficienza nella gestione del reparto. Azienda USL, in merito alla questione dell'accesso dei genitori al reparto di pediatria, comunica che, a seguito della sensibilità mostrata dalla comunità e in particolare dopo l'iniziativa di petizione avviata da un genitore sulla piattaforma Charge.it, sono state apportate modifiche alle attuali procedure.

Fino ad oggi, linfatti, a norma vigente stabiliva che fosse consentito l'accesso di un solo genitore per bambino ricoverato, con la possibilità di ammettere entrambi i genitori solo su richiesta, previa autorizzazione del responsabile del reparto o del pediatra di turno. Questa modalità era stata adottata per limitare il sovraffollamento delle strutture, ridurre i rischi di infezioni tra i bambini e garantire una gestione ottimale delle risorse, considerando che, in caso di accesso di entrambi i genitori, il numero di persone nel reparto avrebbe potuto facilmente raggiungere o superare le 45 unità, a fronte delle 30 persone in media con la presenza di un solo genitore. A ciò si aggiungeva il numero di piccoli pazienti e accompagnatori nel Pronto Soccorso Pediatrico, creando condizioni che avrebbero potuto compromettere la sicurezza e l'efficienza delle cure.

Tuttavia, la recente petizione e le diverse manifestazioni di preoccupazione espresse da parte dei genitori hanno fatto riflettere l'Azienda USL sulla necessità di una revisione della procedura. Per questo motivo, a partire da oggi, verrà consentito l'accesso di entrambi i genitori al reparto di pediatria come norma generale. Tuttavia, in situazioni particolari, il pediatra di turno potrà ancora limitare il numero di persone presenti, qualora sussistano rischi di infezioni o esigenze assistenziali particolari, sempre nell'ottica di garantire la salute del bambino. Il principio ispiratore di queste scelte è e rimarrà sempre quello di "primum non nocere" (prima di tutto, non nuocere).

Va sottolineato che la procedura ora adottata si allinea con quella di numerosi reparti pediatrici di ospedali prestigiosi in Italia, tra cui il Regina Margherita di Torino, il Gaslini di Genova, l’Ospedalino Pediatrico di Alessandria, e il Bambin Gesù di Roma, oltre a quelli di molte ASL della regione.

L’Azienda USL ribadisce il proprio impegno nell'assicurare il miglior benessere per i bambini ricoverati, impegno che è stato riconosciuto attraverso la certificazione "Ospedale Amico del Bambino", un riconoscimento che attesta la qualità dei servizi pediatrici erogati.

Con questa modifica, l'Azienda vuole rispondere alle esigenze dei genitori, mantenendo l'alta qualità e sicurezza delle cure per i piccoli pazienti, in un clima di maggiore apertura e collaborazione.

pi/red