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INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ | 15 febbraio 2025, 12:00

Coraggio e Umanità: I poliziotti che scelsero di salvare vite durante il nazifascismo

Il 13 febbraio 2025, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, si è svolta una cerimonia di grande significato storico, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la presentazione di due volumi che raccontano il coraggio e l'umanità di molti poliziotti italiani durante il periodo nazifascista

Coraggio e Umanità: I poliziotti che scelsero di salvare vite durante il nazifascismo

I volumi, intitolati "I poliziotti che si opposero al nazifascismo" e "I poliziotti che soccorsero gli ebrei", fanno parte della collana “Fecero la scelta giusta” e sono stati curati dall’Ufficio Comunicazione Istituzionale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Questo progetto, che rientra nell’ambito del Progetto Memoria, è stato un lavoro di ricerca storica approfondita, volto a restituire alla memoria collettiva il ruolo fondamentale che molti funzionari, agenti e dipendenti civili dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza hanno avuto durante il periodo dell'occupazione nazifascista in Italia.

La cerimonia ha avuto inizio con i saluti istituzionali del Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana e l'introduzione del Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Pisani, e della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni. La presentazione dei volumi ha visto la partecipazione di numerosi relatori di prestigio, tra cui il dottor Raffaele Camposano, già Direttore dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato, il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Di Segni, l’Arcivescovo Mons. Santo Marcianò e il Prof. Mario Toscano, storico. La testimonianza di Ermanno Smulevich, la cui famiglia fu salvata dai poliziotti Giovanni Palatucci e Mario De Vita, e quella di Gioia D’Angelo, nipote del Commissario di P.S. Antonino D’Angelo, deportato e morto nei campi di concentramento nazisti, hanno aggiunto un tocco di intensa emozione all'evento.

I volumi presentati non si limitano a raccontare le storie di poliziotti che hanno compiuto atti eroici, ma cercano anche di ricostruire il contesto storico in cui queste azioni sono avvenute. Attraverso testimonianze dirette e un lavoro di ricerca accurato, viene evidenziato come, nonostante le difficoltà imposte dal regime fascista e dall'occupazione tedesca, molti agenti della Polizia di Stato abbiano deciso di disobbedire agli ordini ricevuti e di rischiare la propria vita per salvare quella degli altri. Tra le figure raccontate nei volumi ci sono anche quelle di poliziotti che sono stati riconosciuti come “Giusti tra le Nazioni”, come Palatucci, De Fiore, Canessa e De Nardis, ma anche di altri agenti che, pur non essendo noti al grande pubblico, hanno svolto un ruolo fondamentale nel salvataggio degli ebrei perseguitati, favorendo la loro fuga o alleviando la loro detenzione.

Un aspetto importante dei volumi è la trattazione delle leggi razziali e dei campi di internamento fascisti per gli ebrei, temi che sono stati approfonditi dal Prof. Mario Toscano. I testi raccontano anche la storia dell'insurrezione napoletana delle “Quattro giornate” e il contesto della politica di occupazione tedesca in Italia. Altri capitoli sono dedicati ai poliziotti trucidati nelle Fosse Ardeatine, come Giglio e Lungaro, e a Forte Bravetta. Inoltre, una sezione è dedicata agli Internati Militari della Polizia, che furono deportati nei campi di concentramento nazisti.

Un aspetto particolarmente significativo di questa pubblicazione è il progetto delle Pietre d'inciampo, ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig, che consiste nel posizionare dei blocchi di pietra con una piastra in ottone sulla facciata superiore per commemorare le persone che sono state perseguitate o che hanno compiuto atti eroici. A partire dal 2022, la Polizia di Stato ha collaborato con l’artista per la realizzazione delle Pietre d'inciampo in memoria dei poliziotti che si sono distinti durante il periodo nazifascista. La prima Pietra d’inciampo della Valle d’Aosta è stata posata all’ingresso della Questura di Aosta in memoria del Commissario di P.S. Camillo Renzi.

Le due pubblicazioni, arricchite dalle testimonianze dei superstiti e da contributi di storici, esperti e personalità di spicco, offrono uno spaccato inedito e completo del reale ruolo della Polizia di Stato durante la Seconda Guerra Mondiale, raccontando storie di coraggio, sacrificio e umanità. Questi volumi non solo restituiscono il giusto riconoscimento a figure spesso dimenticate, ma sono anche un importante strumento educativo per le future generazioni, affinché non venga mai dimenticato l'impegno di chi, in un periodo di grande buio, ha scelto di fare la cosa giusta, mettendo in gioco la propria vita per salvare quella degli altri.

pi.mi.

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