Una decisione che arriva a causa di una congiuntura economica particolarmente complessa per l’azienda e l’intero settore dell’acciaio, con l’accentuarsi di difficoltà legate alla crisi del mercato dell’automotive e a possibili sviluppi negativi sul piano commerciale internazionale, come la questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti che potrebbero entrare in vigore dal 12 marzo 2025.
La COGE, strumento di supporto al reddito dei lavoratori in periodi di difficoltà aziendale, è stata attivata a seguito di un rallentamento significativo nel settore automotive. Questo comparto, fondamentale per la domanda di prodotti siderurgici, sta vivendo un periodo di incertezze dovute a una diminuzione delle vendite e all’adozione di tecnologie che riducono l’utilizzo di alcuni materiali tradizionali. La crisi del mercato auto, aggravata da un contesto economico internazionale complesso, sta quindi mettendo sotto pressione anche la produzione della Cogne Acciai Speciali, azienda simbolo della tradizione industriale valdostana.
A complicare ulteriormente la situazione ci sono i dazi previsti dagli Stati Uniti. Se effettivamente introdotti, potrebbero avere ripercussioni sul commercio di acciaio e altri prodotti siderurgici, aggravando la situazione per le aziende che operano in questo settore.
In risposta alla situazione, l'azienda ha annunciato che sarà necessario ricorrere alla CIGO per un periodo limitato, ma le Organizzazioni Sindacali stanno seguendo con attenzione gli sviluppi. In particolare, la priorità è quella di evitare che la crisi economica abbia un impatto eccessivo sul reddito e sulle condizioni dei lavoratori. Sebbene il ricorso alla CIGO sia una misura preventiva per evitare licenziamenti, è fondamentale che vengano adottate soluzioni che favoriscano una rotazione tra i lavoratori per garantire a tutti il mantenimento del posto di lavoro e una compensazione adeguata del reddito.
La richiesta avanzata dalle rappresentanze sindacali è quella di minimizzare l’impatto economico sui lavoratori attraverso il ricorso a rotazioni, evitando che una parte consistente della forza lavoro venga messa in CIGO per un periodo prolungato, con conseguenti difficoltà economiche. L’adozione di tali soluzioni rappresenta una misura di responsabilità sociale da parte dell’azienda, che ha il compito di preservare l'occupazione, pur affrontando difficoltà economiche.
Questa situazione offre spunti di riflessione sulle dinamiche che caratterizzano il settore industriale, soprattutto quello siderurgico, fortemente dipendente da cicli economici e fluttuazioni nei mercati internazionali. In un contesto sempre più globalizzato, le aziende italiane sono esposte a rischi legati a politiche economiche estere, come i dazi imposti da potenze economiche come gli Stati Uniti. Le politiche di protezionismo, sebbene finalizzate a proteggere la produzione interna, hanno spesso effetti a catena negativi sui produttori esteri, portando alla necessità di ridurre la produzione e ricorrere a misure straordinarie come la CIGO.
Inoltre, l’integrazione alla CIGO, pur rappresentando una misura di tutela per i lavoratori, non può essere vista come una soluzione a lungo termine. È necessario un piano di rilancio per il settore, che possa ridurre la dipendenza da cicli economici esterni e permettere alle aziende di sostenere la propria attività anche in momenti di difficoltà. Ciò potrebbe includere l’innovazione tecnologica, la diversificazione della produzione e il rafforzamento della competitività sui mercati internazionali.
La decisione della Cogne Acciai Speciali di ricorrere alla CIGO per tredici settimane rappresenta un tentativo di limitare l’impatto della crisi economica sul personale, ma pone anche l’accento sulla necessità di affrontare i problemi strutturali del settore. In un periodo in cui l’incertezza è la norma, è fondamentale che le aziende, i lavoratori e le istituzioni collaborino per trovare soluzioni a lungo termine che possano garantire la sostenibilità del settore e la sicurezza occupazionale. Un impegno congiunto per la protezione del lavoro e il rilancio dell'industria siderurgica sarà essenziale per superare le difficoltà legate alla congiuntura economica attuale.