Un anniversario importante che ha visto il CAI protagonista di un ricco programma di eventi e iniziative, che si sono sviluppati lungo tutto l'anno. Nonostante alcune difficoltà dovute a condizioni meteo sfavorevoli o a imprevisti tecnici, l'impegno è stato notevole: 52 eventi, uno per ogni anno di attività del CAI, che hanno arricchito la vita sociale della sezione e contribuito a celebrare degnamente il mezzo secolo di storia.
La partecipazione dei soci è stata soddisfacente, con 170 partecipanti singoli e oltre 500 presenze. Se a questo si aggiungono tutte le serate culturali, gli incontri e i momenti di aggregazione, il totale delle adesioni raggiunge le 883 unità, un dato che testimonia l'importanza e la vitalità dell'associazione per la comunità locale. Questi risultati sono stati presentati durante l'Assemblea dei Soci del 9 febbraio, che si è svolta presso l’Ostello di Lignan. Come da tradizione, prima della seduta ufficiale, i membri del CAI hanno partecipato a una gita di sci-alpinismo, con una parte del gruppo che ha raggiunto il Col Chaleby, mentre altri si sono diretti verso la Tza di Fontaney con le racchette da neve.
L'Assemblea, condotta dal presidente della Sezione di Aosta, Fabio dal Dosso, è stata l’occasione per riflettere sui traguardi raggiunti e per approvare il bilancio consuntivo, che, nonostante alcune spese straordinarie legate al 50° anniversario, si è chiuso con un saldo ampiamente positivo. Come sottolineato dal presidente dal Dosso, l'attività per l'anno in corso sarà meno intensa, ma non mancheranno comunque 29 appuntamenti in programma. Inoltre, è stato anticipato che nel 2026 la Sezione di Aosta celebrerà il suo 160° anniversario. “Non possiamo certo fare 160 attività, ma vedremo di predisporre qualcosa di significativo”, ha dichiarato Dal Dosso.
Il rinnovo delle cariche ha confermato i consiglieri Rocco Cavallo e Ludovico Sblendorio e ha portato al rientro nel direttivo di Roger Reboulaz, che dopo una pausa è stato nuovamente eletto. Per la prima volta, è stata eletta Patrizia Besenval come revisore dei conti.
Un momento particolarmente significativo dell’Assemblea è stato l’intervento del Reggente della Sottosezione, Piermauro Reboulaz, che ha annunciato la fine del suo mandato nel 2025. Pur essendo possibile il rinnovo per un altro triennio, Reboulaz ha deciso di non dare la propria disponibilità a proseguire. Come ha spiegato, “Il 2025 sarà l’ultimo anno del mio mandato, e nel febbraio 2026 avverrà il passaggio di consegne. È giunto il momento di fare spazio a nuove energie, anche se sarà una decisione che non prenderò alla leggera”. La notizia ha suscitato sorpresa tra i soci, che hanno comunque apprezzato la chiarezza e la dedizione con cui Piermauro Reboulaz ha guidato la Sottosezione durante il suo mandato.
Il suo intervento è stato accolto con un lungo applauso da parte dei presenti, che hanno riconosciuto il suo impegno costante nel promuovere e sviluppare le attività della Sottosezione, sempre al servizio dei soci e della montagna. L’impegno di Reboulaz ha contribuito in modo determinante a rafforzare il legame tra i soci, a favorire la crescita della comunità e a garantire che la Sottosezione di Saint-Barthélemy continuasse a essere un punto di riferimento per tutti gli appassionati di montagna della zona.
Concludendo il suo discorso, Piermauro Reboulaz ha voluto ringraziare tutti i soci per il supporto e la fiducia dimostrata negli anni, sottolineando come l'esperienza in seno al CAI sia stata non solo un'opportunità di crescita personale, ma anche una fonte di grande soddisfazione. “L'anno prossimo, il mio mandato terminerà, ma il CAI continuerà a essere una realtà vitale, capace di adattarsi e crescere con il tempo. Non ho dubbi che la nostra Sottosezione saprà trovare nuove persone pronte a portare avanti questa tradizione di passione per la montagna”, ha concluso con un sorriso.
Col Chaleby
Il passaggio di testimone, che avverrà nel 2026, segnerà quindi un momento di rinnovamento per la Sottosezione di Saint-Barthélemy, ma il suo spirito, alimentato dalla passione per la montagna e la comunità, continuerà a essere forte e presente.