CRONACA - 12 febbraio 2025, 15:05

Tribunale e Procura di Aosta in stato di agitazione per carenza di personale: il servizio a rischio

L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del Tribunale e della Procura della Repubblica di Aosta ha discusso con crescente preoccupazione la grave carenza di personale che ormai compromette l’efficace erogazione dei servizi e il corretto svolgimento delle funzioni all’interno delle due strutture

Durante il dibattito, è emerso che al Tribunale sono attualmente presenti solo 19 unità di personale, a fronte delle 46 previste nelle dotazioni organiche, mentre alla Procura ci sono soltanto 12 unità a fronte di 30. Le figure professionali mancanti riguardano principalmente funzionari (ex direttori), cancellieri, assistenti, operatori, ma anche conducenti e ausiliari. A causa di queste carenze, diversi uffici sono ormai vicini al collasso, con evidenti difficoltà a garantire la regolare gestione delle pratiche e dei procedimenti. Complessivamente, entrambe le strutture lavorano con meno del 50% del personale necessario, una condizione che sta gravando notevolmente sul regolare svolgimento delle attività.

La situazione ha suscitato serie preoccupazioni tra i lavoratori, che temono per la tenuta dei servizi e per il livello di stress a cui sono costretti a sottoporsi quotidianamente. L’aggravio dei carichi di lavoro ha reso insostenibile la gestione delle attività ordinarie, con un aumento dei rischi di compromissione delle prestazioni. I sindacalisti Igor De Belli, per FP CGIL, e Carmelo Polito, per UIL PA, hanno espresso la necessità di far comprendere all’utenza, alla cittadinanza e alla politica la gravità della situazione. Entrambi hanno sottolineato che la qualità dei servizi non dipende dalla negligenza del personale, che purtroppo è costretto a lavorare in condizioni difficili e con risorse insufficienti, ma piuttosto dalla discutibile capacità di programmazione del reclutamento del personale in Valle d'Aosta. Inoltre, è stato evidenziato che le necessità di rinforzo degli organici non sono state adeguatamente riconosciute dalle sedi ministeriali competenti, che non hanno ancora preso provvedimenti sufficienti a garantire un supporto adeguato.

Le difficoltà organizzative derivanti dalla carenza di personale non sono limitate alle operazioni quotidiane, ma rischiano di compromettere la stessa efficacia del sistema giudiziario, con il rischio di creare lunghe attese, rallentamenti nei procedimenti e un aumento della pressione sul già esiguo personale. La situazione sta minando anche la capacità di risposta alle esigenze dei cittadini, che si trovano a fronteggiare tempi di attesa sempre più lunghi per ottenere servizi fondamentali, come quelli legati alla giustizia e alla sicurezza.

A fronte di questa condizione, le organizzazioni sindacali hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione, una scelta maturata con l’espressione unanime delle lavoratrici e dei lavoratori dell’area amministrativa del Tribunale e della Procura. Con questa azione, i sindacati intendono fare un appello urgente alla politica e alle istituzioni competenti affinché vengano adottate misure tempestive per risolvere la questione della carenza di personale. In particolare, chiedono che vengano avviate con urgenza nuove assunzioni, che i piani di reclutamento siano finalmente rispettati e che le necessità del sistema giudiziario valdostano siano riconosciute come una priorità. Senza interventi concreti, la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente, con ripercussioni non solo sul lavoro del personale, ma anche sul servizio reso ai cittadini.

La proclamazione dello stato di agitazione rappresenta un segnale forte da parte dei lavoratori, che non vogliono più accettare un sistema che li sovraccarica e che non riconosce la fondamentale importanza del loro lavoro. Le organizzazioni sindacali e i lavoratori si aspettano un intervento rapido da parte delle autorità competenti, affinché venga trovata una soluzione immediata alla carenza di personale e affinché venga garantito un adeguato supporto a chi ogni giorno lavora per il buon funzionamento del sistema giudiziario della Valle d’Aosta.

pi/cro