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CRONACA | 11 febbraio 2025, 20:56

Il Centro Addestramento Alpino - Scuola Militare al Giubileo delle Forze Armate

La Scuola Militare Alpina di Aosta, nella sua componente di allievi e personale effettivo, ha partecipato attivamente a questo pellegrinaggio, giungendo a Roma il 7 febbraio

Foto Scuola Militare Alpina

Foto Scuola Militare Alpina

Il Giubileo delle Forze Armate, della Polizia e della Sicurezza, che si è celebrato nei giorni scorsi in Vaticano, ha rappresentato un'occasione speciale per rafforzare il legame spirituale tra chi ogni giorno lavora per la sicurezza e la difesa del nostro paese, e la Chiesa, simbolo di fede e speranza. La Scuola Militare Alpina di Aosta, nella sua componente di allievi e personale effettivo, ha partecipato attivamente a questo pellegrinaggio, giungendo a Roma il 7 febbraio. Un centinaio di alpini, tutti "liberi da servizio", ha avuto l'opportunità di vivere questa esperienza di spiritualità e di rinnovamento interiore, in comunione con Papa Francesco e con le altre Forze Armate provenienti da tutto il mondo.

Il gruppo è stato accolto dalla Comunità del Seminario Romano Maggiore, situato presso il Laterano. Il pellegrinaggio è iniziato con la visita alla Basilica di San Giovanni in Laterano, un luogo simbolico per la Chiesa cattolica, dove i partecipanti hanno avuto l'opportunità di passare la prima Porta Santa del Giubileo. Un gesto che non solo ha avuto un forte significato spirituale, ma anche una forte risonanza simbolica per tutti coloro che sono impegnati quotidianamente a difendere la pace e la giustizia, rinnovando la loro fedeltà al Papa e pregando per la nostra diocesi, rappresentata dall'Ordinariato Militare e dal suo Vescovo, Mons. Marcianò.

Il giorno successivo, il pellegrinaggio ha portato gli alpini al cuore della fede cristiana: la tomba di San Pietro, situata sotto la Basilica Vaticana. Il passaggio della Porta Santa e la celebrazione Eucaristica, vissuta con grande intensità, hanno segnato un momento di profonda spiritualità. Un momento speciale è stato riservato alla preghiera per San Giovanni XXIII, patrono dell'Esercito Italiano, davanti all'altare che custodisce le sue reliquie. Inoltre, l'omaggio alla Cattedra di San Pietro, recentemente restaurata, è stato un atto di devozione e gratitudine per la Chiesa e per il suo magistero. Nelle Grotte Vaticane, i giovani alpini hanno avuto l'opportunità di meditare sulla tomba di San Pietro, pregando per la pace nel mondo, un valore che ogni militare ha giurato di difendere, anche a costo della propria vita.

La

visita ai Musei Vaticani, seguita da un tour nei luoghi più significativi della capitale, ha permesso ai partecipanti di immergersi nella cultura e nella storia del nostro paese. La giornata si è conclusa con l'inaugurazione ufficiale del Giubileo in Piazza del Popolo, un evento che ha riunito rappresentanti delle Forze Armate e delle Istituzioni, sottolineando l'importanza della pace e della cooperazione internazionale.

La domenica del pellegrinaggio ha visto le penne nere degli alpini nelle prime file di Piazza San Pietro, in occasione della Santa Messa presieduta da Papa Francesco. Il momento culminante del pellegrinaggio è stato l'Eucaristia, che ha rappresentato non solo un atto di fede, ma anche un forte messaggio di impegno e responsabilità per tutti i partecipanti. Nella sua omelia, Papa Francesco ha esortato i giovani alpini e le altre Forze Armate a impegnarsi nella difesa della sicurezza, della legalità, della giustizia e della pace sociale, chiedendo loro di combattere contro la criminalità e le forme di violenza che minacciano l'ordine sociale.

Il pellegrinaggio giubilare ha lasciato un segno profondo nei cuori dei giovani alpini. Questa esperienza non è stata solo un cammino fisico, ma un cammino di riflessione interiore. La fede e la determinazione che li accompagnano ogni giorno nelle loro missioni sono state rafforzate dalla consapevolezza che la giustizia, la lealtà e la passione civile sono valori essenziali per costruire un mondo più giusto e più fraterno. I giovani alpini hanno compreso che il bene può prevalere nonostante le difficoltà e le forze contrarie del male. Ora spetta a loro, nel loro impegno quotidiano, testimoniare questi valori, vivendo con la fede e con l'amore di Dio Padre, che li chiama a essere fratelli di tutti, per difendere e promuovere la pace in ogni angolo del mondo.

Questo pellegrinaggio ha rappresentato quindi non solo un'opportunità di crescita spirituale, ma anche un rafforzamento del legame tra le Forze Armate, la Chiesa e la comunità, un momento di profonda riflessione sulla missione che ciascuno di noi è chiamato a compiere, con coraggio e determinazione, per un futuro migliore.

pi.mi/amb

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