Il Partito Democratico ha espresso una ferma condanna per gli episodi di razzismo che si sono verificati nella regione, a danno di ragazzini molto giovani impegnati in una partita di calcio. Con grande rammarico e preoccupazione, è stato appreso che le offese razziste sono arrivate proprio da coloro che dovrebbero rappresentare la comunità educante della società: alcuni genitori, che hanno rivolto epiteti inaccettabili in un contesto sportivo. "Un comportamento che va contro i principi di educazione, rispetto e civiltà che devono guidare la nostra comunità", ha dichiarato il Partito Democratico, che ha aggiunto: "Non possiamo tollerare che il razzismo prenda piede nemmeno nei luoghi che dovrebbero essere di crescita e gioco per i nostri ragazzi".
Il partito ha espresso vicinanza alla persona che ha subito le ingiurie e a tutti coloro che hanno assistito a quell'episodio di violenza verbale. "Il nostro pensiero va a quei ragazzi che hanno dovuto fare i conti con atti di discriminazione in un momento che dovrebbe essere solo di divertimento e formazione", è stato sottolineato. In merito alla vicenda, è stato ringraziato anche la società sportiva per la presa di posizione netta, che ha annunciato l'intenzione di denunciare i fatti e di condannarli con fermezza: "La società ha agito prontamente e con decisione, mostrando come la lotta al razzismo debba essere una priorità in ogni ambito, anche nello sport".
Il Partito Democratico ha poi ribadito che episodi come questi non possono in alcun modo essere tollerati e che la responsabilità non è solo individuale, ma collettiva. "Non essere indifferenti di fronte a comportamenti simili equivale a sostenerli o condividerli", ha aggiunto. La presa di posizione della società sportiva è stata definita "esemplare" e merita il riconoscimento dell'intera comunità valdostana, che ha mostrato di comprendere come lo sport non sia solo un modo per fare attività fisica, ma anche uno strumento educativo e sociale. "La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme", ha ricordato il Partito, citando l'articolo 33 della Costituzione.
Inoltre, è stato sottolineato l'importante passo legislativo con l’inserimento del comma 7 nell’art.33 della legge Costituzionale del 26 settembre 2023, voluto dall’onorevole Mauro Berruto. Questo inserimento, come evidenziato dal Partito Democratico, non solo sancisce un riconoscimento normativo, ma ribadisce come lo sport rappresenti un valore imprescindibile anche dal punto di vista educativo e sociale. "Questo è un segno di come la politica possa fare la sua parte nel promuovere valori positivi per la nostra società", ha dichiarato l'onorevole.
Infine, è stato fatto riferimento a episodi simili accaduti recentemente in altre città italiane. Come ricordato dall’onorevole Berruto, "Poiché episodi del genere non sono affatto isolati, pochi giorni fa a Rimini si è verificato un fatto analogo durante una partita di basket. Anche in quel caso, la società ha preso una posizione forte contro chi ha offeso la giovane giocatrice, con la giusta applicazione della giustizia sportiva". Questo episodio, ha aggiunto, "dimostra come il buonsenso e le istituzioni possano intervenire tempestivamente per garantire il rispetto e la dignità di ogni individuo, soprattutto nelle attività che coinvolgono i più giovani".
IL FATTACCIO
brutta pagina sportiva è stata scritta lo scorso weekend. Stando a quanto dichiarato dall'ASD Saint-Vincent Chatillon, sarebbero state pronunciate frasi razziste all'indirizzo di un loro giocatore nel corso di una gara di calcio.
Lo denuncia la stessa società sui propri canali ufficiali social: “Siamo davvero indignati e delusi per le parole razziste arrivate dalle tribune nei confronti del nostro ragazzo nella partita di campionato Giovanissimi Provinciale Under 14 contro il Ponderano. Sentire parole come 'scimmia di m...' per qualificare un ragazzo di colore di 13 anni da degli adulti, oltrettutto genitori, è davvero qualcosa di incommentabile. Denunciamo tutto ciò con assoluta fermezza e pretendiamo una giusta e severa punizione. Non possiamo pretendere che i nostri ragazzi condannino il razzismo se noi adulti portiamo questi esempi in un campo da calcio. Chiediamo un intervento della federazione per condannare tutto ciò e tutelare il nostro ragazzo”.
In breve tempo, la notizia è apparsa sui principali organi di informazioni nazionali. Sul tema è intervenuto il Ponderano Calcio, per bocca del suo presidente Ermanno Rosso: “Un fatto grave e antipatico, da condannare senza se e senza ma. Stiamo facendo le verifiche del caso ma a quanto sembra non è un nostro tesserato. Una volta accertato il presunto responsabile, saranno adottati seri provvedimenti”.(Nb)