/ CRONACA

CRONACA | 08 febbraio 2025, 13:25

La nuova era per la mobilità ciclabile

Tra le principali modifiche, la possibilità di realizzare corsie ciclabili più flessibili, l’uso condiviso delle corsie con i mezzi pubblici e la tutela delle zone scolastiche. Una riforma che, secondo Dodaro, rappresenta un passo fondamentale per una mobilità sostenibile e più sicura

La nuova era per la mobilità ciclabile

Il 31 gennaio 2025, la cerimonia dei Comuni Ciclabili ha rappresentato un importante momento di confronto e riflessione sulla mobilità ciclistica, a cui ha partecipato anche Natale Dodaro, presidente di Fiab Aosta à Vélo. Durante l'evento, si è parlato dei recenti sviluppi normativi che riguardano la mobilità sostenibile e, in particolare, delle modifiche apportate dalla Legge 177/2024 e dalla riforma del Codice della Strada. Queste novità sono destinate a rivoluzionare e potenziare le infrastrutture ciclabili, promuovendo una mobilità più sicura ed efficiente.

La Legge 177/2024, che ha modificato il Codice della Strada, si inserisce in un contesto di riforma che parte dal Decreto Legge 76/2020, convertito in Legge 120/2020, che ha introdotto una serie di dispositivi innovativi per la gestione della mobilità ciclistica. Tra le principali novità vi sono l’introduzione delle corsie ciclabili, delle corsie per il doppio senso ciclabile, e delle zone scolastiche, tutte misure volte a incentivare l’uso della bicicletta in ambito urbano.

Una delle modifiche più significative apportate dalla Legge 177 riguarda la definizione e l’applicazione dei dispositivi ciclabili, tra cui la corsia ciclabile, la zona di attestamento ciclabile, e l’uso delle corsie dei mezzi pubblici per il transito delle biciclette. Dodaro, durante il suo intervento, ha sottolineato come queste modifiche non solo rispondano a una crescente domanda di mobilità ecologica, ma costituiscano anche una risposta alle sfide poste dalle città moderne, che devono affrontare l’inquinamento e il traffico sempre più congestionato. "La legge 177 segna un passo importante per rendere le nostre città più vivibili e sicure per chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano", ha dichiarato Dodaro.

Una novità importante riguarda la "corsia ciclabile", che potrà ora essere realizzata con nuove modalità progettuali, permettendo anche la realizzazione di piste ciclabili in spazi precedentemente non adatti. La Legge 177 modifica, infatti, alcuni aspetti tecnici, come le dimensioni delle corsie e la loro delimitazione, rendendo più flessibile la progettazione, senza però compromettere la sicurezza degli utenti.

Inoltre, la riforma introduce la possibilità di riservare alcune corsie ai mezzi pubblici e alle biciclette, un passo fondamentale per una gestione condivisa delle infrastrutture stradali, come previsto dall’articolo 7 del Codice della Strada. Questa nuova configurazione potrebbe portare a una maggiore integrazione tra i vari mezzi di trasporto e a un aumento dell’efficienza del traffico urbano, come ha evidenziato il presidente di Fiab Aosta à Vélo.

Non meno rilevante è la modifica riguardante le zone scolastiche, che vedranno un’ulteriore tutela per ciclisti e pedoni, grazie a una segnaletica specifica e a limitazioni nella circolazione dei veicoli, particolarmente nelle fasce orarie di ingresso e uscita degli studenti. Questo intervento è visto come un elemento fondamentale per garantire la sicurezza delle famiglie che utilizzano la bicicletta per accompagnare i propri figli a scuola.

Un’altra innovazione riguarda la "strada urbana ciclabile E-bis", che non richiede più la presenza di banchine pavimentate o marciapiedi, semplificando la progettazione e aumentando la possibilità di applicazione di questa tipologia di strada. "La legge offre strumenti concreti per una gestione più capillare e flessibile delle infrastrutture ciclabili, rispondendo alle reali necessità dei territori", ha commentato Dodaro.


Natale Dodaro, pres. Fiab VdA

Tuttavia, come sottolineato anche durante l’incontro, l’implementazione di questi dispositivi dipende dai regolamenti attuativi che dovranno essere pubblicati successivamente alla legge. In molti casi, i tempi per la pubblicazione di tali regolamenti sono stati spesso ritardati, e quindi c’è ancora incertezza riguardo la piena applicazione delle nuove disposizioni.

In sintesi, la Legge 177/2024 rappresenta una svolta importante per la mobilità ciclabile in Italia, offrendo nuove possibilità di progettazione delle infrastrutture e garantendo maggiore sicurezza per ciclisti e pedoni. Secondo Natale Dodaro, la riforma costituisce un’opportunità fondamentale per le città italiane di diventare sempre più "ciclabili", a beneficio di tutti i cittadini e dell’ambiente.

pi.mi.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore