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CRONACA | 05 febbraio 2025, 20:31

Assoluzione per il primario Livio Leo, il fatto non sussiste

Il primario valdostano era stato coinvolto in un procedimento riguardante un concorso per medici ginecologi organizzato dall'Usl della Valle d'Aosta nel 2018

Livio Leo

Livio Leo

Si è concluso con l'assoluzione "perché il fatto non sussiste" il processo d'appello-bis per Livio Leo, direttore della struttura di Ostetricia e ginecologia dell’Usl Valle d'Aosta, accusato di rivelazione del segreto d'ufficio. Alla fine della requisitoria, la procura generale ha richiesto l’assoluzione per Leo, confermando la linea difensiva che aveva sostenuto sin dall'inizio. Il primario valdostano era stato coinvolto in un procedimento riguardante un concorso per medici ginecologi organizzato dall'Usl della Valle d'Aosta nel 2018. Secondo l’accusa, in qualità di presidente della commissione giudicatrice, Leo avrebbe rivelato in anticipo le domande d'esame a quattro candidati considerati da lui “vicini”.

Nel corso del processo, come riport l'Ansa, Leo era stato inizialmente condannato in primo grado e successivamente in appello a dieci mesi di reclusione. Tuttavia, nell'ottobre 2023, la Corte di Cassazione aveva annullato la condanna, ritenendo che fosse necessario un nuovo processo. I supremi giudici avevano, infatti, evidenziato che, pur potendo esserci un interesse da parte di Leo a far superare la prova ai candidati a lui vicini, non fosse stato adeguatamente provato che avesse effettivamente rivelato loro le domande.

A seguito della nuova valutazione del caso, la Corte d'appello di Torino ha quindi deciso per l’assoluzione di Livio Leo, accogliendo le conclusioni della procura generale, che ha ritenuto che non ci fosse sufficiente prova del reato. La vicenda si è conclusa, dunque, con un esito favorevole per il primario, che aveva sempre sostenuto la sua innocenza e la buona fede nell’organizzazione del concorso.

red

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